Cumuli di fiori che marciscono emanando odori nauseabondi, rifiuti ovunque, bagni sporchi. Sporcizia, incuria e abbandono: questi gli aggettivi per descrivere il locale cimitero

di Maria Rosaria Mandiello

Le erbacce coprono le lapidi, le tombe e le croci. Invadono i passaggi. Inghiottono lumini ormai corrosi, i vasi dei fiori, gli angeli e le madonnine di marmo. In queste condizioni versa il cimitero di Pagani, che si presenta come un luogo di abbandono e porta gli acciacchi del tempo. Ma non c’è solo il naturale invecchiamento dei materiali, esposti a ogni tipo di intemperia, a minacciare la tutela di un luogo di riposo eterno. L’impressione che si percepisce è che nemmeno i morti riposino davvero in pace.  Lo scenario che si presenta fuori e dentro il cimitero cittadino è indegno. Dopo aver varcato la soglia d’ingresso e superata la lunga fila di cipressi che ornano l’architettura monumentale del luogo del silenzio per antonomasia, si incontrano tombe completamente abbandonate con croci spaccate e lumini a terra. “Difficile che qualcuno venga”, si pensa. Una triste cartolina: i vialetti ridotti a ripostigli di stracci, fioriere e di lumi. Cumuli di rifiuti marciscono traboccando dagli stracolmi contenitori, emanando un odore nauseabondo, complici le alte temperature di questi giorni. La sporcizia è ovunque, non risparmiando neppure l’ascensore. I bagni del camposanto cittadino si presentano sporchi, puzzolenti e luogo di ogni atto di vandalismo. Lo scenario di degrado non risparmia neanche l’esterno del cimitero cittadino. La strada che costeggia lateralmente il camposanto e che abbraccia la struttura sembra quasi strozzarla in termini ingienico-sanitari: trasformata in una discarica a cielo aperto, vi si trovano rifiuti di ogni genere, a partire dai resti di corone di fiori che hanno ormai esaurito la loro funzione di rappresentanza. Inoltre, è possibile trovarci tutto quello che in casa non serve più: è diventato un luogo per buttar via ciò che è venuto fuori ripulendo la propria cantina: un’offesa per chi lì riposa e per i visitatori. Il malcontento cresce ed i cittadini paganesi chiedono l’immediata pulizia della struttura.

 

 

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