negozi chiusi

Il primo cittadino Cosimo Ferraioli, che nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti delle varie categorie e di Confesercenti e Confcommercio, ha unito le voci in una missiva indirizzata al premier e al presidente della Campania

negozi chiusiUna lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte e al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, per unire le voci di protesta dei commercianti, nella speranza di ottenere aperture in date più prossime e, comunque, aiuti concreti a tutte le categorie colpite dall’emergenza Coronaviurs.

È questo l’intento del sindaco di Angri Cosimo Ferraioli, che ha postato sul suo profilo Facebook istituzionale il contenuto della missiva, elaborata dopo giorni di incontri con le varie categorie di attività presenti sul territorio cittadino.
“Onorevoli Presidenti,
sono Cosimo Ferraioli, Sindaco pro tempore della Città di Angri.
In questa settimana ho incontrato i rappresentanti delle categorie commerciali che maggiormente hanno subito in questi due mesi di chiusura totale; ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie, parrucchieri, barbieri, palestre, negozi, piccoli artigiani e ambulanti, nonché i rappresentanti della Confesercenti e della Confcommercio.
Tutti sono consapevoli della necessità di azioni a tutela della salute e, con grande senso civico, rispondono alle restrizioni necessariamente imposte, ma tutti avanzano le stesse richieste: c’è bisogno di soldi e subito per evitare la chiusura definitiva di molte delle attività economiche del nostro territorio, le cui conseguenze di natura sociale sono facilmente intuibili.
Soldi veri, liquidità immediata a fondo perduto e senza troppa burocrazia, per tutti; moratoria fiscale e tributaria, con conseguente sostegno ai comuni; riduzione del costo del lavoro e contributo a fondo perduto per i fitti.
Le rigide misure dei bilanci comunali impongono scelte drastiche: il sostegno ai cittadini e alle imprese commerciali e artigiane determineranno conseguentemente la riduzione o l’eliminazione di altri servizi. Non bastano le azioni di slittamento del pagamento dei tributi: è necessario sostenere i comuni per non gravare sugli operatori con imposte su attività che sono state chiuse!
ferraioli angriLa difficoltà di contemperare l’esigenza della tutela della salute con la necessità di ripresa delle attività economiche, altrettanto vitale è evidente e la soluzione non è a portata di mano. A tal proposito potrebbe essere opportuno valutare l’ipotesi dell’apertura graduale di altre categorie commerciali, quali ad esempio barbieri e parrucchieri, utilizzando le dovute cautele di natura igienico-sanitaria: lavoro su prenotazione telefonica o online, contingentamento anche all’interno dei locali in relazione alla superficie (tipo cartolerie o altre attività in esercizio), misurazione della temperatura corporea all’ingresso nei locali, utilizzo dei necessari DPI per operatore e cliente, disinfezione serale alla chiusura. In tal modo, oltre a dare fiato a categorie in ginocchio si avrebbe la sensazione di una completa omogeneità di comportamento.
È dovere di un sindaco rappresentare le esigenze dei propri cittadini nei confronti delle Istituzioni  che determinano norme di comportamento che esulano dalle competenze dello stesso sindaco.
Confido, nell’occasione di questo particolare 1°Maggio di poter dimostrare la presenza delle Istituzioni della Repubblica in un momento storico drammatico, nel quale la vicinanza ai rappresentanti delle attività commerciali, delle piccole e medie imprese, degli esercenti e degli artigiani, a loro e alle loro famiglie, è un obbligo morale”
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