Con i quasi quattordicimila euro dell’iniziativa di beneficenza di Natale, il tifo organizzato della Curva sud ha donato all’ospedale di Nocera Inferiore una risorsa in più per continuare a salvare neonati prematuri
di Redazione
In un periodo di notizie scoraggianti e di sofferenza generale, arriva finalmente una buona notizia per la comunità nocerina. E arriva proprio all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, negli ultimi giorni al centro del ciclone per l’alto numero di sanitari e pazienti contagiati da Covid-19 in diversi reparti. Questa mattina infatti è giunto al reparto di Terapia Intensiva Neonatale, direttamente dalla Germania, un particolare respiratore acquistato con la raccolta fondi degli ultras della Curva sud Nuvkrinum.
Con la raccolta, organizzata dal nucleo dei tifosi molossi durante lo scorso periodo natalizio in vari negozi e punti delle due Nocera, in collaborazione con il dottor Attilio Barbarulo, protagonista del team di medici che quotidianamente lavora per aiutare bimbi nati prematuri in una struttura Tin ormai eccellente, si riuscì ad ottenere una somma di circa quattordicimila euro. Con gli stessi è stato possibile dotare il reparto di un costoso e vitale strumento sanitario di ventilazione respiratoria, presente in poche altre strutture ospedaliere italiane. Una grossa soddisfazione per il dottor Barbarulo e per tutti i ragazzi della Curva Sud sempre attivi sul piano della solidarietà, come dimostrato anche in occasione dell’emergenza coronavirus. Questo il messaggio con cui gli ultras molossi hanno diffuso la notizia: “In tempi in cui i nostri ospedali vengono alla cronaca solo per motivi drammatici e di malasanità, una piccola ma grande notizia che va in tutta altra direzione. Il respiratore neonatale acquistato dalla raccolta benefica di Natale, della Curva sud Nuvkrinum per il reparto di Terapia intensiva neonatale, è arrivato stamane dalla Germania presso il nostro ospedale Umberto I. Poche altre Asl in Italia ne sono in possesso, ed è la dimostrazione che quando si mettono insieme cuore, senso civico e trasparenza, non c’è bisogno di fare recite da cabaret, ma si dimostrano con i fatti: l’impegno, il rispetto e la vicinanza alle strutture sanitarie ed alla intera collettività che è la destinataria di questa iniziativa. Quando salvi un bambino hai salvato il mondo intero, e da oggi possiamo dirlo con una grande risorsa in più dalla nostra parte”.