insegna per parrucchiere 1

Questa mattina gli agenti del commissariato cittadino, diretti dal vicequestore Amato, hanno individuato il salone aperto. Il rammarico del proprietario: «Stavo solo consegnando uno shampoo»

insegna per parrucchiere 1Proseguono senza sosta i controlli delle forze dell’ordine, al fine di sorprendere e sanzionare chi trasgredisce alle normative regionali e governative dettate dall’emergenza Covid 19.

Questa mattina gli agenti del commissariato di Nocera Inferiore, diretti dal vicequestore Luigi Amato, hanno individuato un salone di parrucchiere aperto, con il titolare, un’impiegata e una cliente. Immediata la sanzione pecuniaria, la chiusura dell’attività per cinque giorni e l’obbligo di isolamento domiciliare per tutti i presenti.
Profondamente rammaricato e infastidito da quanto riportato sui social e da alcune testate giornalistiche il titolare dell’attività che, per ovvi motivi, preferisce mantenere l’anonimato: «Quanto accaduto questa mattina è grottesco. Innanzitutto voglio mettere a tacere le malelingue che gettano fango su di me e sulla mia attività, leggendo informazioni assolutamente prive di fondamento riportate da qualche giornalista. Ero all’interno del mio salone di parrucchiere semplicemente per consegnare uno shampoo ad una cliente. Le forze dell’ordine ci hanno sorpresi sulla porta, con mascherina, guanti e giubbini. È assolutamente falsa, quindi, la versione di chi sostiene che la signora fosse nel locale per un trattamento ai capelli. Il paradosso è rappresentato dalla presenza della mia collaboratrice che, residente in zona, mi aveva raggiunto semplicemente per consegnarmi le chiavi del locale in quanto dovevo ritirare delle bollette. Pagherò l’ammenda senza problemi. Mi rattristano alcuni commenti letti in queste ore. Siamo in piena emergenza economica, tutte le attività chiuse hanno subito danni ingenti. Vedo tanta solidarietà sbandierata ai quattro venti; è bastata una parola sbagliata contenuta in un articolo di giornale per riscoprire tutta la cattiveria della gente».

Lascia un commento