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Il Presidente della regione Campania ha lanciato il suo grido d’allarme attraverso una missiva al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Ministro degli Affari Regionali e al Ministro per il Sud

redazione

de luca vincenzo 2020 2Prosegue senza sosta il lavoro e, soprattutto, la preoccupazione di Vincenzo De Luca, al fine di evitare che il Covid 19 possa proliferare eccessivamente sul territorio regionale e di tutto il sud, alle prese con i noti problemi di strutture ospedaliere a rischio collasso. Ecco perché in mattinata il Governatore della Campania ha inviato una lettera al premier Conte, al Ministro della Salute, al Ministro degli Affari Regionali e al Ministro per il Sud per esporre lanciare, in maniera inequivocabile, il suo grido d’allarme per un’emergenza sanitaria che rischia di precipitare da un momento all’altro. Di seguito il testo della missiva:
La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia è gravemente fuorviante. Il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica.
I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di una espansione gravissima del contagio, al limite della sostenibilità. La prospettiva, ormai reale, è quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud.
Per noi è questione di ore, non di giorni.
Abbiamo fatto con migliaia di operatori, sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si può scavare nella roccia con le mani nude.
Dobbiamo registrare il fatto che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo. Non si è compreso che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia. Il quadro riassuntivo, per noi, è contenuto in questo prospetto allegato.
dati de lucaDopo aver creato decine di posti letto nuovi per la terapia intensiva, rischiamo di non poterli utilizzare per mancanza di forniture essenziali.
Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non è arrivato nulla.
Questi sono i dati. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalmente chiara. So che la situazione è difficile per tutti. Non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo è assente.
Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticità della situazione. Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realtà della cui complessità non è il caso di parlare oltre, e di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile.
Permanendo questa nullità di forniture, non potremo fare altro che contare i nostri morti”.

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