scafati ospedale

L’ospedale Umberto I rischia il coIlasso. Il consigliere del comune di Nocera Inferiore Raffaele Lupi: «Chiediamo immediata risposta circa la richiesta avanzata dall’amministrazione. Vigilanza continua all’entrata dei reparti»

di Valerio D’Amico

scafati ospedaleAumentano vertiginosamente i pazienti positivi al Coronavirus in Campania, diminuiscono, di conseguenza, i posti letto negli ospedali, anche dell’Agro Nocerino-Sarnese.

La struttura punto di riferimento, l’Umberto I di Nocera Inferiore, rischia seriamente il collasso. Il  personale medico e infermieristico quasi interamente sprovvisto di DPI adeguati, unito alla richiesta di interventi urgenti nelle altre unità operative per patologie indipendenti dal Covid 19, fanno pensare che vadano individuati presidi dedicati esclusivamente ai pazienti colpiti dal virus. Non pare sufficiente, seppur rappresenti un ottimo inizio, la scelta di concentrare i cittadini positivi al tampone, che necessitano di ospedalizzazione, al “Mauro Scarlato” di Scafati dove, entro fine settimana, saranno disponibili 62 posti di degenza ed entro la fine del mese di marzo altri 8 di terapia intensiva.
raffaele lupiA lanciare il grido d’allarme, tra gli altri, è il consigliere del comune di Nocera Inferiore Raffaele Lupi: «Condivido pienamente la scelta di aprire un reparto dedicato ai pazienti Covid 19 all’ospedale di Scafati, con pronto soccorso dedicato alla patologia e posti letto annessi. Ciò non vuol dire che, considerata la popolazione dell’Agro, tale provvedimento possa essere sufficiente, soprattutto qualora il numero di contagiati sul nostro territorio dovesse crescere sensibilmente. È necessario, pertanto, attrezzarsi con una struttura esterna all’Umberto I, che non sia una semplice tenda da campeggio e abbia un percorso diverso dal pronto soccorso ordinario. L’amministrazione si è già attivata per chiedere l’utilizzo dell’adiacente caserma “Libroia” come pre-triage controllato. Mi auguro che le autorità competenti diano risposta positiva nel più breve tempo possibile. Ritengo, inoltre, necessaria la presenza costante di vigilanza all’ingresso di ogni reparto, al fine di controllare gli ingressi, evitando che eventuali accompagnatori non autorizzati possano accedervi in maniera indisturbata. Invito, per l’ennesima volta, la popolazione a collaborare attivamente, rispettando le ordinanze e uscendo di casa solo per motivi strettamente necessari».

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