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Il proliferarsi del Covid 19, i decreti del premier Conte e del governatore della Campania De Luca, gli appelli dei sindaci dovrebbero spingere la cittadinanza a un atteggiamento più prudente. Purtroppo qualcuno non ha compreso la gravità della situazione

di Valerio D’Amico

vecchiSembra passata un’eternità, ma è solo una settimana. Sette lunghi e interminabili giorni dal 12 marzo, quando il decreto del presidente del consiglio dei ministri è entrato ufficialmente in vigore: limitazione delle uscite di casa a sole esigenze impellenti (lavoro, approvvigionamento di beni di prima necessità, per citare i più importanti) e misure varie per fabbriche, aziende e attività commerciali. Due giorni più tardi, un’altra drastica decisione: chiusura totale per bar, ristoranti e pub, al fine di evitare aggregazione. I motivi? Il rapido diffondersi del contagio da Covid 19, che ad oggi ha causato ben 2503 morti e oltre 30 mila contagiati in tutta Italia.

Numeri che spaventano, che avrebbero dovuto mettere in guardia tutti gli italiani, invitati a un gesto minimo di responsabilità. Purtroppo in tanti contesti le parole delle autorità politiche e sanitarie le ha portate via il vento. Limitandoci all’Agro Nocerino-Sarnese si assiste tutti i giorni ad episodi di strafottenza. Strade affollate, code di auto ai semafori, addirittura ragazzini immortalati, a Nocera Inferiore, a disputare una partita a calcetto.
Passi per chi si dispone in fila all’esterno di supermercati e farmacie, anche se sarebbero da evitare chiacchierate a distanza ravvicinata. Passi, e ci mancherebbe altro, per chi esce di casa a piedi, in automobile o in bicicletta per raggiungere i luoghi di lavoro.
polziia localeRestano inammissibili e da punire severamente le passeggiate per le strade del centro cittadino, soprattutto di anziani inconsapevoli dei rischi che corrono, gli assembramenti immotivati, addirittura all’esterno di locali chiusi. Occorre un grosso gesto di responsabilità da parte di tutti, occorrono controlli ancora più serrati, magari con l’ausilio dell’Esercito.
Restano, e non sono da trascurare, gli aspetti positivi venuti fuori da questo coprifuoco forzato.
Dopo le 19 le strade sono deserte, quasi prive di auto (riduzione del tasso di inquinamento) e con pochi pedoni, che si affrettano a rientrare nelle proprie abitazioni.
nocera municipio tricoloreSi è riscoperto un sano senso di patriottismo, con flash mob che hanno coinvolto l’intero stivale, con le note dell’Inno di Mameli a riecheggiare per le strade almeno una volta al giorno.
L’augurio è che tutti gli incauti possano ravvedersi dei propri errori, limitandosi semplicemente a restare in casa, magari in compagnia di un buon libro o di un’avvincente serie tv. Se è vero che il picco di contagi in Campania è previsto per metà aprile, dipenderà dal comportamento di tutti, cittadini, autorità e forze dell’ordine, smentire tale dato per sconfiggere questo virus tanto piccolo, ma fin troppo infido e deleterio per la nostra salute. Uniti si può!   

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