Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal consigliere comunale di opposizione Pasquale D’Acunzi una sua riflessione sul problema funzionamento delle commissioni, più volte affrontato anche dalla nostra testata
di Pasquale D’Acunzi
Aprire i giornali e leggere “volano gli stracci tra Torquato e Giordano” non è una cosa bella per Nocera ed i nocerini. Non vorrei entrare nel merito della questione ma è inevitabile.
Che Nocera sia ferma oltre su tante altre cose ma anche sotto l’aspetto urbanistico credo che sia cosa risaputa.
Le commissioni consiliari, da poco rinominate con l’impegno di rilanciarle, sono un organo istituzionale fondamentale per la vita di un ente locale in particolare di un comune.
È nelle commissioni che sia le forze di opposizione che quelle di maggioranza possono affrontare tematiche vitali per la propria collettività.
Ci siamo lamentati tutti della non funzionalità delle commissioni consiliari. Le abbiamo da poco rinnovate e mi appare strano che dopo pochi giorni una invadenza del primo cittadino blocchi proprio l’operatività di chi vuole farle funzionare subito.
Noi consiglieri non lo possiamo consentire, permetteremmo ad un organo diverso di commissariare anche il consiglio comunale. In consiglio proprio io sollecitai Giordano a convocare e rendere funzionante la sua commissione. Oggi capisco che altri sono quelli che non vogliono la loro funzionalità.
Cose c’è dietro?
Devo costatare che in questi due anni e mezzo il ruolo del consiglio comunale è stato quasi solo tecnico di approvazione esclusiva del bilancio non un luogo di confronto democratico riservato agli eletti del popolo sulle tematiche prioritarie della città che languono da tempo.
Se poi inoltre il sindaco interviene in modo fortemente imperativo per affermare la sua volontà anche nelle pre o nelle commissioni, allora devo pensare che siamo all’uomo solo al comando.
Di che?
Questa è la mia analisi politica.
Poi c’è l’analisi da cittadino, da nocerino.
Ai nocerini poco interessa delle beghe politiche, noi dobbiamo dare delle risposte concrete ai cittadini, abbiamo interi quartieri storici da recuperare da mettere in sicurezza, bisogna invogliare i privati ad intervenire altrimenti andremo incontro alla ghettizzazione di queste zone, e a rischi di incolumità e a fitti senza requisiti di staticità e igienicita’. Con questo pensiero sia chiaro non stiamo parlando di speculazione ma di rigenerazione urbana,recupero e maggiore civiltà.
Ho l’impressione che oggi nocera navighi a vista, tutto sia nelle sabbie mobili con il sindaco e assessori che fanno spot un giorno si ed un giorno no.
Nocera ha bisogno di una classe dirigente che abbia una visione del suo territorio e del suo tessuto sociale ed economico.
Non è possibile che ad oggi le zone pip siano ferme al palo (vista anche la crisi economica) a nocera c’è un’imprenditoria sana, volenterosa, non si faccia in modo che vada via da nocera togliendo posti di lavoro ai nostri figli.
I pip sono fondamentali per cregare un’indotto economico.
Consentitemi di aggiungere anche che nocera non è solo il centro città ma anche le periferie, che ad oggi mi sembrano quasi abbandonate a loro stesse.
Da imprenditore nocerino sto registrando una partenza di ragazzi che fanno la valigia per avere un futuro dignitoso.
Dispiace dirlo ma oggi vedo una amministrazione che tira a campare, una diligenza assaltata da opportunismi politici dove le sane coscienze sono state abbandonate lungo la strada…
Una amministrazione non può essere un taxi per fini politici personali o di eventuali logiche politiche tutte esterne alla realtà nocerina.
Io come tanti altri sia da istituzione che da nocerino non mi tiro indietro e per la mia città ci metto la faccia.
Faccio appello a tutte le forze politiche, alle intelligenze nocerine, alla socialità diffusa, ad rimboccarsi le maniche ed impegnarci affinché nocera possa avere più rispetto (ridicolo l’ultimo caso Gori acqua e rete fognaria) e ancora un futuro. Lo dobbiamo non tanto a noi che un percorso di vita già lo abbiamo fatto ma ai ragazzi figli di questa città, ai nostri figli, alle future generazioni.
Nocera si deve riappropriare della propria storia, della sua dignità bisogna guardare al futuro da uomini liberi, bisogna spezzare le catene dei poteri salernitani che considerano Nocera solo una terra di conquista, un bacino elettorale.
Nocera non può più permettersi di perdere altro tempo.