dalla copertina del libro tele nascoste

Alle 18 sarà presentato nel Palazzo del Toscano il nuovo libro su Lorenzo Chinnici, scritto dal chirurgo Diego Celi e arricchito dalla prefazione di José Van Roy Dalí (figlio di Salvador Dalí), pubblicato da Giambra Editori
di Maria Barbagallo
dalla copertina del libro tele nascosteSi terrà il 14 dicembre alle 18, nello storico Palazzo del Toscano, l’anteprima mondiale del nuovo libro su Lorenzo Chinnici, dal titolo “Tele Nascoste”, scritto dal chirurgo Diego Celi e arricchito dalla prefazione di José Van Roy Dalí (figlio di Salvador Dalí), pubblicato per i tipi di Giambra Editori.

Ad introdurre sarà la dottoressa Katia Trifiró.
Il testo non celebra l’arte di Chinnici, ma scandaglia emozioni e retroscena delle tele del Maestro. La serata è promossa da ‘Faber – Il Fabbricante di idee’ in collaborazione con la casa editrice.
Questa edizione di Faber si terrà nei giorni 14 e 15 dicembre, dalle 10 alle 21, presso Palazzo del Toscano, edificato intorno al 1870 quale residenza cittadina dei Paternò marchesi del Toscano.
La manifestazione ospiterà 40 artigiani d’eccellenza provenienti da tutta la Sicilia, che presenteranno le loro creazioni nelle splendide sale del piano nobile del Palazzo, scenario per la presentazione del libro di Chinnici che dialogherá simbolicamente con le eccellenze artigianali made in Sicily.palazzo del toscano cataniaIl testo, in italiano e in inglese (la versione anglofona è curata dal dottor Oscar Cesare Greco), si propone di dipingere con un pennello lacaniano una tela in cui fa da sfondo un conflitto continuo intriso d’amore e scontri fra il figlio e l’artista: la vera “tela nascosta” della produzione artistica del Maestro. Ma, in questa tela, vi è un’altra protagonista: la madre. Essa governa e guida la biga familiare cui sono attaccati i due cavalli, che male sopportano le briglie.
Diego Celi, autore del testo, come scrive nella prefazione il figlio del celeberrimo Salvator, Josè Van Roy Dalì: ‘…accarezza un pensiero, vaga sulle nuvole della fantasia… si inoltra con l’ingenuità di un bambino e con l’arroganza di un adulto in un racconto che, già nelle prime righe, accende la curiosità e induce a proseguire nella lettura con quella gioiosa emozione che porta ad ampliare gli illimitati confini della fantasia per farsi trasportare in una irreale realtà in cui tutto è possibile...”.

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