Un gradito omaggio domenicale dal nostro amico Enzo Sorrentino, che regala ai suoi concittadini tre componimenti in cui struggentemente fanno da sfondo i grandi nemici del XXI secolo: la solitudine, anche tra la folla, e la tristezza interiore
D’improvviso son sparito
Dalla faccia della terra
Faccio un salto nel mio nulla
E rimango sbigottito
Senza in bocca alcun motto
Tento invano di gridare
Ma m’accorgo tristemente
Che seppure non ci sono
Da molti, si molti anni,
Non mi cerca più nessuno
Resto solo un ricordo
Ingiallito,un po’ sbiadito.
D’improvviso nella notte
Ridente il cielo di stelle,
In silenzio pian pianino
Son sparito dal mio letto.
Al rammarico ho pensato
Dei miei il giorno dopo:
Sono entrati nella stanza
E si sono spaventati.
Grande è stata mia sorpresa
Quando mi son reso conto
Dopo otto e passa giorni
Che nessuno se n’è accorto.
Solo un piccolo micino
A cui porto da mangiare
Dopo tre o quattro miao,
Una lacrima ha versato.
Quinari sciolti
Vuota la notte
Senza speranza.
Radi rumori
A letto nel buio.
Per quanto tempo
Durerà l’agonia
Di questa vita
Senza domani
Senza ragione
Senza risposte
Ai mille perché.
Per quanto tempo
Fingere gioia
Dietro un sorriso
Di costernata
Malinconia.