La rinuncia di altre due imprese allunga ulteriormente i tempi per il completamento delle assegnazioni. La crisi economica ha già prodotto quattro defezioni negli ultimi due mesi. Si conta sui provvedimenti di subentro previsti dalla giunta Torquato
di Matilde Guerra
E’ un percorso in salita quello che sta percorrendo il Pip di Casarzano, ridestato dal torpore in cui era caduto da tempo lo scorso 27 marzo dalla giunta Torquato. Altre due ditte – infatti – hanno fatto un passo indietro. Si respira aria di crisi nella zona industriale di Nocera Inferiore, e le società che volevano realizzare nuovi capannoni nel piano di insediamenti produttivi sono costrette a fare dietrofront. Qualche giorno fa è arrivata la brutta notizia al Comune di Nocera Inferiore, che oltre al danno di vedere allontanarsi ancora i tempi del definitivo e completo varo del suo Piano di insediamenti industriali dovrà anche rimborsare questi imprenditori. Per prima è arrivata una società nocerina – specializzata nella realizzazione di persiane: la ditta nel luglio del 2007 aveva versato la cauzione nelle casse della tesoreria comunale a seguito del bando per l’assegnazione dei lotti nel Pip di Casarzano. Una cifra da 21mila euro circa che ora il comune di Nocera Inferiore dovrà restituire all’imprenditore che ha deciso di fare un passo indietro. Stesso scenario anche per una ditta che si occupa del recupero e del trasporto dei rifiuti, sempre nocerina. La società ha chiesto al Palazzo di città di ricevere nuovamente la cauzione per circa 12mila euro. Non sono i primi di casi di dietrofront. Basti pensare che lo scorso maggio altre due ditte avevano fatto la stessa cosa, e i responsabili comunali erano stati costretti, visto che la procedura lo prevedeva, a firmare la liquidazione delle cauzioni anticipate alle società che avevano presentato apposita richiesta. In particolare una ditta di Nocera, che aveva deciso di investire acquistando sei lotti nell’area industriale, alla fine ha fatto marcia indietro ed aveva chiesto ed ottenuto il rimborso delle somme di cauzione versate nella fase di assegnazione. Si trattava di ben 29mila euro. Stesso discorso anche per un’altra ditta, anch’essa nocerina, che aveva puntato alla realizzazione di un capanno nell’area industriale di Casarzano. La ditta aveva chiesto la restituzione di circa 9mila euro.
L’amministrazione, comunque, aveva previsto questa eventualità, e nella delibera di marzo aveva individuato le procedure per sostituire le ditte non più interessate o in crisi.
«Tutte le imprese inserite nella graduatoria, già approvata con determina dirigenziale 15 del 10 agosto 2009 – dichiarò in quella fase il sindaco Manlio Torquato – riceveranno una lettera con la quale verranno formalmente invitate a confermare il loro interesse all’assegnazione del lotto a suo tempo richiesto ed a sottoscrivere uno specifico atto d’obbligo. Nella delibera si prevede la possibilità che, all’esito della verifica e conferma dell’interesse delle imprese assegnatarie attraverso la sottoscrizione del suddetto atto d’obbligo, si proceda alla pubblicazione immediata di un nuovo bando per l’assegnazione in tempi rapidi di tutti gli eventuali lotti che risultassero liberi».