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Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Salerno incastrano l’amministratore della cooperativa San Vincenzo: aveva incassato contributi per realizzare case per le forze di polizia ma fittava a prezzi da resort

Aveva messo su una redditizia attività immobiliare ai danni dello Stato D.C.G., rappresentante legale della “San Vincenzo” – società cooperativa con sede a Mercato San Severino, attiva nel settore delle costruzioni edilizie – e di due consorziate a lui riconducibili.

È stato scoperto al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e a suo danno i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale nocerino, un decreto di sequestro preventivo in immobili e denaro contante per oltre 600mila euro.
Questi i fatti: D.C.G. aveva ottenuto dallo Stato un finanziamento a fondo perduto di 623 mila curo destinato alla realizzazione di 30 alloggi di edilizia agevolata, con vincolo di locazione ad appartenenti a forze di polizia a canone calmierato e proporzionato al contributo erogato.
Gli alloggi, realizzati in una zona a limitato regime di edificabilità, venivano costruiti in deroga ai parametri generali in ragione della normativa prevista dal codice antimafia, per essere concessi in affitto, per un periodo di 22 anni, in favore di dipendenti delle amministrazioni pubbliche impegnate nella lotta alla criminalità organizzata.
Le attività svolte dalle Fiamme Gialle di Salerno su delega della Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare che nel corso degli anni D.C.G. attivava le procedure di sfratto nei confronti dei conduttori degli immobili che legittimamente pretendevano di pagare un canone calmierato e che nonostante 6 alloggi fossero stati liberati a seguito dí assegnazione precedentemente avvenuta tramite la procedura prefettizia prevista per legge, non erano stati assegnati agli aventi diritto bensì a soggetti che non avevano partecipato alle procedure di selezione pubblica.
I militari della Guardia di Finanza, inoltre, esaminando la copiosa documentazione acquisita presso la Prefettura dì Salerno ed il Comune di Mercato San Severino, confrontata con gli elementi emersi nel corso delle informazioni testimoniali raccolte dagli inquilini degli immobili, hanno scoperto che dal 2010, il canone di locazione mensile applicato agli aventi diritto, incassato dalla cooperativa, è risultato notevolmente gonfiato rispetto a quello agevolato, con una differenza di oltre il 50% rispetto al dovuto. Nel corso dell’indagine, una funzionaria del Comune di Mercato San Severino era intervenuta per agire in autotutela amministrativa, onde far osservare al D.C.G. le condizioni impostegli dalla legge, ma questi addirittura aveva presentato un esposto nei confronti della funzionaria accusandola di essere indebitamente intervenuta nelle procedure di assegnazione degli alloggi. Le accuse, ovviamente, si sono rivelate assolutamente prive di fondamento, per cui D.C.G. dovrà rispondere anche del reato di calunnia.

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