Uno dei più accreditati “anti-Servalli” che avrebbe dovuto scendere in campo nelle amministrative del prossimo anno sceglie di supportare l’attuale sindaco
di Nino Maiorino
È stata una decisione da molto tempo attesa, e per certi versi inaspettata, quella presa dal professor Armando Lamberti di accettare, direi finalmente, gli inviti che da circa due anni gli sono stati rivolti dal sindaco Vincenzo Servalli, di entrare a far parte di questa amministrazione.
Annunciata sulla stampa locale qualche settimana fa, è stata ufficializzata in un convegno tenutosi sabato 23 febbraio in un albergo cittadino e lunedì 25 il professor Armando Lamberti ha esordito in Consiglio comunale come vice-sindaco con varie deleghe.
Tale collaborazione, sia pure nell’aria da tempo, non sembrava fosse destinata a concretizzarsi in quanto da parte del professor Lamberti sembra ci siano state non poche perplessità, con un percorso caratterizzato da una andatura a passo di gambero: passi avanti, poi passi indietro, per due anni.
E ora che la decisione è stata presa, ma quasi a ridosso delle nuove elezioni amministrative, dalle quali ci separa circa un anno (la data prevista sarebbe quella di maggio 2020, ma in concomitanza con le elezioni europee è probabile che venga fissato un “election-day ” a marzo e, quindi, le elezioni amministrative verranno anticipate di due mesi), ci si interroga sulla futura campagna elettorale e, segnatamente, sui candidati alla carica di sindaco della città, uno dei quali avrebbe potuto essere proprio il professor Lamberti.
Come già ho avuto occasione di ricordare, l’attuale amministrazione metelliana è in carica da maggio 2015 allorquando Vincenzo Servalli prevalse, nel ballottaggio, sul sindaco uscente Marco Galdi.
In quelle elezioni anche il professor Lamberti era candidato con la lista civica “Cava ci appartiene”, ma non venne eletto; è rimasto, come consigliere, sui banchi della opposizione, termine che qui a Cava sembra improprio in quanto una vera e propria opposizione a Servalli non risulta esserci mai stata.
In questo clima il professor Armando Lamberti, che è ordinario di Diritto Pubblico e Costituzionale presso l’Università degli Studi di Salerno, ed è persona benvoluta e molto stimata in città, è stato più volte invitato ad entrare in giunta anche come Vice-sindaco; a seguito di ciò, dal febbraio 2017 sono andate avanti trattative con il sindaco Servalli, appena conclusesi con la presentazione dell’accordo sottoscritto e del cronoprogramma: impegni ambiziosi che, se si tramuteranno in realizzazioni, potranno effettivamente riabilitare l’amministrazione Servalli in questo scorcio di consiliatura.
L’ingresso di Armando Lamberti costituisce certamente un valore aggiunto per l’amministrazione Servalli, ed anche un cambiamento di rotta in quanto, finora, i collaboratori dei quali il sindaco si è avvalso, oltre ad essere dei “bravi ragazzi”, come qualcuno, in maniera anche un tantino provocatoria, li definisce, non è che siano stati delle cime, si sono limitati a gestire l’ordinario, il quotidiano, senza andare oltre; in verità questa critica, più che farla ai collaboratori, va diretta proprio al sindaco Servalli il quale non ha avuto la lungimiranza di chiamare al suo fianco, sin dall’inizio, una persona che gli desse prospettive di sviluppo della città: è vero che le trattative con Lamberti sono iniziate due anni addietro, ma questi due anni di ritardo peseranno notevolmente.
Comunque finalmente, dopo circa quattro anni, Servalli ha al suo fianco un professionista di livello che assume le deleghe di vicesindaco, assessore alla Cultura, all’Istruzione e ai Rapporti con l’Università, alle Politiche per la Tutela della Salute e agli Affari Legali: la maggior parte di questi settori finora sono stati retti dal sindaco.
Tornando alle previsioni per la prossima campagna elettorale viene di conseguenza che ci si interroghi sui candidati che allo stato si intravedono sulla scena.
Certamente uno di essi sarà l’ex amico di Servalli, il dottor Enrico Bastolla, che fece originariamente parte della Giunta, eletto nel 2015 con una lista civica, che da qualche anno è in rotta di collisione con l’attuale sindaco e non tralascia occasione per attaccarlo.
Altro sicuro candidato è l’avvocato Marcello Murolo, che ha fatto parte della Giunta del precedente sindaco professor Marco Galdi, eletto tra le file di Alleanza Nazionale, il quale attualmente non ha alcun ruolo istituzionale, ma da attento osservatore non è benevolo verso l’attuale amministrazione, e proprio qualche settimana fa ha rilasciato una intervista nel corso della quale ha fatto pesanti critiche all’attuale sindaco e non ha escluso una sua prossima candidatura.
Comunque il candidato unico per Il Centro-destra potrebbe essere il dottor Giovanni Baldi, da decenni sulla scena politica cavese e campana: è stato più volte componente delle passate amministrazioni cittadine, eletto nelle liste del PdL, poi assessore provinciale, quindi consigliere regionale con l’amministrazione Caldoro, e, nonostante abbia avuto qualche problema con la giustizia, non ancora chiarito, perché coinvolto in qualche inchiesta per presunte irregolarità amministrative, il dottor Baldi sembra non escludere questa possibilità, come ha dichiarato nel corso della recente inaugurazione della sede cittadina della Lega, la quale ha già iniziato la sua campagna elettorale contro Servalli, nell’intento di capitalizzare anche a Cava gli innegabili successi in campo nazionale.
Non si sconoscono ancora i candidati che gli altri partiti e gli altri schieramenti politici presenteranno, né si intravede all’orizzonte la candidatura di qualche ex sindaco.
Come si collocherà in questo scenario il professor Armando Lamberti è certamente un mistero che andrà, entro l’anno, chiarito.
Conoscendo il professor Lamberti, i suoi orientamenti ed i suoi precedenti, c’è subito da dire che la sua scelta, tardiva e molto ponderata, sembra sia stata fatta solo per il bene della città, essendo a tutti noto l’amore che ad essa lo lega.
Ma questo passo non deve essere interpretato come una totale rinuncia alla sua discesa in campo nelle prossime elezioni amministrative: il lungo periodo di riflessione, e l’accordo sottoscritto con il sindaco Servalli debbono essere interpretati come un contratto per cose da realizzare in tempi brevi, comunque entro quest’anno; se questo avverrà, a trarne benefici pratici sarà proprio l’attuale sindaco Servalli, mentre ad Armando Lamberti verrà riservata l’ulteriore palma di essersi sacrificato nell’interesse della città e dei cittadini, e se Servalli verrà rieletto, certamente Lamberti sarà al suo fianco nella prossima consiliatura.
Ma se, al contrario, nonostante gli accordi presi, Armando Lamberti non venisse messo nella condizione di realizzare quello per cui è stato chiamato, non è escluso che possa diventare un avversario di Servalli nella prossima campagna elettorale.
Da questo punto di vista lo scorcio di sindacato di Vincenzo Servalli è sotto la spada di Damocle di Armando Lamberti; in definitiva da questa collaborazione a trarne i maggiori benefici sarà proprio Servalli il quale, recuperando grazie a Lamberti il tempo finora perduto, avrà la possibilità di godere del futuro favore degli elettori.