Il tecnico dell’Igea Virtus Barcellona è l’uomo in più di questa squadra. La matematica ancora non lo condanna, deciso e determinato fa della salvezza non una speranza ma un credo
di Maria Esposito
Domani alle ore 14:30 i rossoneri di mister Viscido sfideranno al “D’Alcontres-Barone” di Barcellona Pozzo di Gotto l’Igea Virtus di mister Arcidiaco. Gara di prova per entrambe le squadre: la Nocerina accantonata l’amara sconfitta casalinga contro il Gela deve dimostrare il suo potenziale. Di contro la compagine sicula deve comprovare che le nuove scelte societarie siano quelle giuste per cambiare la rotta e mantenere vivide le speranze della salvezza.
La gara sarà diretta dall’arbitro Valentina Finzi della sezione di Foligno. Viscido dovrà ridisegnare il suo 3-5-2 viste le assenze di Salto e Pecora per infortunio e dello squalificato Vuolo. Da venti giorni la squadra siciliana è stata affidata ad Arcidiaco (da inizio campionato secondo di Giacomo Tedesco) e allontanata da Barcellona trasferendo il tutto a Messina presso la cittadella universitaria dell’Annunziata. Scelta ponderata, con la necessità di ritrovare un clima di serenità dopo le dure e legittime contestazioni dei tifosi. Il calcio barcellonese, con tutti i suoi difetti di una piazza esigente, merita certamente un altro destino, per quella che è la sua storia. Colui che ci crede prima di tutti e sta faticando per allontanare la criticità del passato rendimento della sua squadra è proprio il neo tecnico Francesco Arcidiaco.
Raggiunto telefonicamente dalla redazione del Risorgimento Nocerino ci racconta i motivi che lo hanno spinto ad accettare questo coscienzioso incarico: “Ero il secondo di Tedesco, quindi ho vissuto tutto il percorso dell’Igea, valutando i limiti e analizzando le potenzialità della squadra per iniziare il mio percorso. La società ha accolto le mie idee garantendomi uno staff tecnico (Natale Cogliandro e Danilo Polito) da me prescelto e ne sono grato. Da subito, con il prof. Cogliandro abbiamo iniziato un lavoro atletico che a mio avviso era sottovalutato dalla precedente gestione. Non per presunzione ma da Portici, il cambiamento è stato evidente, la squadra ha reagito bene conquistando anche un punto fra le mura nemiche. Nulla da recriminare contro la Cittanovese, ci può stare la sconfitta ma ci siamo difesi molto bene. Il nostro limite è il reparto avanzato, siamo migliorati, sappiamo bene su cosa puntare e serve sacrificio, concentrazione e grinta. Crediamo ancora alla salvezza altrimenti non mi sarei messo in gioco e accettato questa grossa responsabilità”.
Quando si inizia un percorso si parte dall’aspetto integro e positivo della squadra, quale il punto di forza dell’Igea? “L’Igea è una squadra viva, si allena bene. È un gruppo giovane che lotta, e credetemi lo fa fino a quando esce dal campo. Purtroppo, se proprio devo creare degli alibi, il calcio è fatto di episodi e anche di tanto fato. Stiamo lavorando molto sul piano psicologico in questa fase delicata per evitare ulteriori collassi, serve tanta personalità per finire al meglio questo campionato”.
Come avete preparato la gara di domani contro la Nocerina? “Abbiamo un unico imperativo, quello di vincere! Nella rifinitura odierna mi sono concentrato lavorando sulle palle inattive per evitare di subire gol come successe all’andata, con due gol su palle inattive tra l’altro uno su rigore. Dobbiamo essere cinici e attenti. La Nocerina è pur sempre una squadra blasonata, alcune vicissitudini la limitano ultimamente, ma non fa testo per noi. Non preparo le gare in base all’avversario perché è utopico, scendiamo in campo per vincere. L’Igea deve ritornare al successo, la vittoria oltre ai punti che sono la priorità, ci darebbe quella carica in più e quel morale che ci permetterà di andare avanti”.
Considerazioni personali sul campionato? “A prescindere dal Bari che sta facendo un campionato isolato, nella zona bassa della classifica, il campionato è livellassimo. Io non guardo indietro e non penso ai numeri, d’avanti a noi c’è un treno formato da 4-5 squadre che devono fare punti pesanti. Nel nostro caso ci concentriamo a disputare questo mini campionato fino alla fine cercando di riuscire a fare 2-3 vittorie consecutive per recuperare 6-9 punti e consentirci di agguantare i play-out”.