Al margine della gara odierna persa dai molossi al San Francesco, hanno rilasciato le loro dichiarazioni il direttore tecnico e il difensore Patrizio Caso. Per gli ospiti ha parlato l’allenatore Brucculeri che si è detto soddisfatto per l’atteggiamento dei suoi contro una buona squadra
di Nello Vicidomini
Nella sala stampa, recuperata da uno degli ambienti non ancora interessati dai lavori, al termine della gara tra Nocerina e Gela, terminata con il risultato di 1-2, il primo a presentarsi ai microfoni è stato l’allenatore dei siciliani Salvatore Brucculeri.
Il tecnico gelese ha commentato così l’incontro: «La Nocerina è una buona squadra, conosce il proprio campo. Noi eravamo in sedici e avevamo in panchina due calciatori acciaccati e due juniores. Nel secondo tempo la Nocerina è stata camaleontica, ma noi abbiamo resistito bene. Magari nel primo tempo potevamo benissimo raddoppiare, però siamo una squadra molto giovane e si deve migliorare ancora. Considerando il fatto che non avevamo possibilità di far rifiatare, credo che i ragazzi siano andati oltre la soglia del proprio valore. Il campo così permette di giocare solo a palla alta e noi ne eravamo a conoscenza, dobbiamo continuare con questa umiltà». Successivamente è stato il turno del direttore tecnico dei molossi Roberto Chiancone. L’ex centrocampista della Nocerina non si è detto sicuramente soddisfatto dei suoi e ha riconosciuto i meriti del Gela: «Non credo sia stata la Nocerina più brutta da inizio stagione. Va detto che abbiamo avuto un avversario che si è difeso davvero bene, nonostante i loro gol siano arrivati su nostri errori, ma nonostante ciò non hanno mai costruito azioni corali. Hanno sfruttato le qualità dei loro attaccanti con le palle lunghe e noi sappiamo di avere difficoltà in questi casi. Si sono difesi bene, spezzettando anche le nostre ripartenze e il risultato ci sta, hanno meritato». Una Nocerina che, numeri alla mano, trova sempre più difficoltà nel fare punti in casa rispetto alle gare esterne: «È indice di qualcosa che non funziona quando giochiamo in casa, magari per la pressione di cercare subito il gol. Le partite si vincono anche al novantesimo, ma i ragazzi spesso vogliono segnare immediatamente, senza prima studiare i punti deboli degli avversari». I molossi dopo un buon inizio campionato, da fine novembre hanno avuto qualche intoppo in più, magari entrando in una fase calante: «Questa squadra si deve salvare e si trova in media con quanto deve fare. Non credo stia avendo paura di arrivare all’obiettivo. È logico che i tifosi vogliono che la loro squadra giunga sempre più in alto. Questa partita per questo deve essere da sprono a fare meglio, perché su questo campo bisogna andarci con i piedi di piombo». A questo punto, date le condizioni del terreno e i problemi logistici a causa dei lavori, sembra essere positiva l’idea di giocare altrove a breve: «Non sarebbe un trauma, anche perché dalla prossima probabilmente giocheremo da un’altra parte. I ragazzi si lamentano perché qui non riescono ad esprimersi e giocare altrove può darsi che ci aiuti. Non credo ci abbia deconcentrato la questione dei lavori però, siccome in campo la squadra ha comunque dato la sua prova, nonostante in maniera farraginosa perché a noi non piace giocare lanciano palla in avanti».In ultimo ha parlato ai microfoni il vicecapitano dei molossi Patrizio Caso che si è detto amareggiato per i fischi indirizzati alla squadra durante l’incontro: «Noi in casa facciamo fatica a causa del campo, poi capita sempre che prendiamo gol e dobbiamo rincorrere: oggi ci è andata meno bene. Però non possiamo criticare questa squadra perché suda la maglia e si impegna anche in settimana. Più della salvezza su questo campo non possiamo fare, pur sapendo che Nocera meriti altro, ma noi di Nocerina adesso abbiamo soltanto il cuore, perché per il resto andiamo in contro a tantissime difficoltà quotidianamente. Finiamo l’anno salvandoci prima possibile, poi se bisogna fare la Nocerina è necessario cominciare a farlo dalle basi. Non meritiamo gente che mormora e fischi».