I dodici brani del disco, coprodotto con Studio XXXV di Cava de’ Tirreni, sviluppano un percorso autobiografico dei cinque rocker attraverso le loro passioni, con riferimenti alla cultura pop, metal e rock degli anni ’80 e ’90

Da mercoledì 2 gennaio disponibile su tutte le piattaforme  “Citazioni ed altri delitti”, il terzo album dei Malaparte, band hard-rock dalle decise influenze di matrice “alternative” americana. I dodici brani del disco, coprodotto con Studio XXXV di Cava de’ Tirreni, sviluppano un percorso autobiografico dei cinque rocker attraverso le loro passioni, con riferimenti alla cultura pop, metal e rock degli anni ’80 e ’90.

Non a caso la copertina del disco riprende inequivocabilmente le strisce infuocate che lascia la mitica Delorean, auto di “Ritorno al futuro”. Nostalgici di un tempo che non c’è più, la band omaggia il film, con le sue derivazioni musicali, colonna portante di un’intera generazione.
I cinque rocker Carmine Ricciardi (voce e chitarra), Giuseppe Diego Nocito (basso), Pasquale Tomasetta (batteria e percussioni), Carmine De Vita (keyboard, seaboard and backing vocals), Raffaele Maffei (chitarra ritmica e cori), lanciano un altro progetto pronto per riemergere di nuovo nel panorama underground delle band rock del nostro stivale.
Un sound che spinge ed osa, quello dell’ultimo album dei Malaparte, che spesso sfocia in toni cupi e pesanti.  Ma nello stesso tempo è un rock energico che strizza l’occhio al post grunge americano  e a tutte le sue incredibili inquietudini e distorsioni. Variano inoltre le tematiche, ed oltre a chiari e palesi riferimenti ad alcune tra le migliori band di sempre (fra tutti regna una profonda ispirazione per i Led Zeppelin e i Foo Fighters), emerge un’atmosfera tetra.
Maschere è il brano di punta dell’intero album, ma soprattutto è in qualche modo il simbolo dell’intero e complesso percorso musicale della band fino ad oggi. Traccia che sarà omaggiata, successivamente all’uscita dell’album, da un video clip musicale rappresentativo.  Toni molto acidi e duri fanno di questa traccia tra le più spinte e dirette mai realizzate dal gruppo.  Questo quintetto hard rock prende vita nel lontano 2004 per mano del chitarrista Carmine Ricciardi, e nonostante abbia vissuto spesso ai margini della scena, non ha certo perso l’occasione in svariati eventi e manifestazioni per dimostrare il proprio valore musicale. Nel 2008 sono ospiti del programma “SalaProve” a RockTv e nel 2010 finalisti del Livorno Rock Festival ricevono il premio Sky della critica. Nel 2011 sono di apertura al concerto di Mannarino al Meeting del Mare di Marina di Camerota e  più tardi apriranno l’esibizione live, presso il Mumble Rumble di Salerno, di Stefano Rampoldi, in arte Edda.

Lascia un commento