Dalle 18 alle 24 di venerdì, sabato e domenica la tariffa della prima ora di sosta nel parcheggio di piazza Amabile passa a due euro, scatenando un ingiustificato vespaio

di Nino Maiorino

Cava de’ Tirreni è una città ricca di aree di sosta e di parcheggi per le auto, e la recente apertura del Trincerone ne ha aumentato la capacità; ulteriore incremento è previsto tra breve in conseguenza del completamento e dell’apertura del sottovia che consentirà alle autovetture di accedere all’impalcato sottostante quello attuale a livello stradale.

Comunque già oggi la situazione, rispetto a tante città limitrofe, può considerarsi più che soddisfacente, tant’è che di sera e nelle giornate festive e semifestive tanti preferiscono venire a Cava proprio per la possibilità di parcheggiare facilmente in centro e in periferia.
Ovviamente i vari parcheggi per auto e bus non sono tutti al centro, molti sono nelle immediate periferie, intese come zone distanti poche centinaia di metri, comunque non più di un chilometro dal centro storico; parliamo del parcheggio superiore e interrato dell’area mercatale, alla fine del viale Marconi, di quelli immediatamente adiacenti nell’ampia zona che va dalla chiesa di San Vito Nuovo, in via Salvo D’Acquisto a via Aldo Moro e al nuovo mercato coperto, nonché quello di via Gramsci, alle spalle dell’ambulatorio dell’Asl: per citarne solo alcuni e più capienti.parcheggi4
Ovviamente le aree di sosta preferite sono quelle centrali, tra piazza San Francesco, Trincerone, piazza Amabile e, quindi, sono quelle che vengono utilizzate ed occupate di più; capita, pertanto, che nei momenti di forte afflusso di autovetture, gli automobilisti più pigri si incolonnino all’ingresso del parcheggio di piazza Amabile e rimangano in attesa che qualche posto si liberi; spesso la fila è lunga e invade l’inizio di corso Mazzini intralciando la libera circolazione automobilistica nella zona.
La Metellia Servizi, società “in house” che gestisce anche i parcheggi cavesi, d’intesa col Comune ha pensato di adottare un intervento finalizzato a dirottare le auto verso le aree di parcheggio periferiche, introducendo una tariffa differenziata, vale a dire aumentando a 2 euro, dalle ore 18 alle ore 24 di venerdì, sabato e domenica la tariffa della prima ora di sosta nel parcheggio di piazza Amabile, che è quello che dà maggiori problemi, anche perché è quello più prossimo al centro porticato della città ed è pertanto il più richiesto.
Apriti i cieli! Si è scatenata un’aspra polemica tra il Comune e la Metellia da un lato e una parte della città dall’altra su questa decisione che sembra dettata dal buon senso in relazione alla necessità di intervenire per evitare gli attuali disagi in quella zona.parcheggi1Non crediamo che questa decisione risolva il problema, legato tra l’altro alla pessima abitudine di tanti automobilisti che, in dispregio alla logica, all’economia ed alle disposizioni di legge, hanno l’abitudine, quando sono in fila in attesa, di non spegnere i motori delle autovetture, provocando così un maggiore inquinamento atmosferico giacché è notorio che i motori delle auto, tenuti in funzione ai bassi regimi, inquinino maggiormente; comunque il provvedimento potrebbe essere un deterrente, e comunque sembra chiaro che Comune e Metellia non potessero fare a meno di ignorare il problema e di intervenire.
Probabilmente la decisione presa non sortirà alcun effetto pratico in quanto quell’euro in più da pagare per la prima ora di sosta non crediamo che possa avere grande influenza sulle abitudini degli automobilisti; a nostro avviso se si vuole ottenere qualche risultato, nelle ore di maggiore affluenza le tariffe per la sosta delle autovetture andrebbero almeno raddoppiate, in quanto, con quelle attuali, una sosta di quattro ore passa da 4 a 5 euro, e non scoraggia, altro discorso è se da 4 passa a 8 euro.
Comunque, indipendentemente da tali calcoli, è veramente surreale e incredibile che, con i tempi che corrono, si scateni quasi una rivoluzione, per fortuna solo su qualche giornale e sui social, contro un provvedimento che tutto sommato non incide più di tanto sulle tasche dei cittadini e non penalizzerà il commercio metelliano.
Il che fa pensare che talvolta la gente, pure di fare polemica, cerca di trovare comunque il pelo nell’uovo.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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