Pietro Francesco Pepe, Pierino per gli amici, costruisce rappresentazioni della natività da 40 anni. E tra marzo e agosto smette di tagliare la barba. Scopriamo il perché

di Miriam Pepe

Da tutti conosciuto come Pierino, si chiama Pietro Francesco Pepe (nella foto) il Babbo Natale di Nocera Inferiore. Incantato fin da piccolo dalla magia del Natale, il falegname nocerino cerca di trasmetterne lo spirito, conquistando ogni anno il cuore di grandi e piccini.

Un’abitudine personale che nel tempo ha reso tradizione, è quella di smettere di tagliare la barba tra agosto e marzo per trasformarsi così, nel dolce nonnino in rosso tanto amato dai più piccoli. Difatti tanti sono i bambini che, riconoscendolo per strada, lo fermano emozionati per rassicurarlo sulla propria buona condotta durante l’anno, promettendogli inoltre di mantenere segreta la sua identità. babbonatal1Ma chi è Pierino in realtà? È un uomo come tanti, un padre affettuoso, un marito premuroso, un onesto lavoratore dalle tante abilità e dalle altrettante passioni, Prima tra tutte? Quella del presepe, ereditata dal padre Gaetano. È da quaranta anni che Pierino, con grande creatività, mette appunto un presepe sempre nuovo. Sughero, legno, calcestruzzo, cartone, polistirolo, tutto prende forma nelle sue mani. Ci ha raccontato che alla base del progetto non c’è mai un’idea precisa, il suo è un disegno astratto che prende vita piano piano attraverso un processo di costruzione-decostruzione che lo vede all’opera due mesi all’anno in cui vi dedica almeno due, tre ore al giorno. babbonatal3Mensole, muri, mobili, sono tutti potenziali scenari di base sebbene in questi ultimi anni il falegname abbia prediletto il gazebo in giardino perché più adeguato all’esigenza di costruire un presepe che sorprenda nei dettagli ma che sia anche in grado di raccontare in maniera sempre differente lo stesso evento che vede protagonisti la Natività, chiaramente, e Benino, il giovane pastore del cui sogno si dice sia frutto il presepe e a cui Pierino dedica uno spazio tutto suo. Ma non è finita qui! Importante per lui è anche l’allestimento della sua casetta in legno e del giardino, che in vista del Natale si trasforma in un bosco incantato dove le diverse luci predisposte ad arte fanno da padrone. Insomma, Babbo Natale esiste, e se è vero che ognuno di noi ha almeno sette sosia nel mondo, Pierino non può che essere il suo e se volete averne ulteriore prova, vi aspetta ad Angri, al Castello Doria, il 23 e il 24 dicembre.

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