Per gli attivisti nocerini l’ordinanza di Torquato del 15 novembre sancisce il definitivo fallimento dei kit per la differenziata, così poco usati dai cittadini
Spariranno a Nocera Inferiore i tanto millantati kit per la raccolta differenziata? È quel che si chiedono gli attivisti di Nocera in Movimento alla luce dell’ordinanza emessa lo scorso 15 novembre dal sindaco, Manlio Torquato, con la quale veniva annunciato l’inasprimento delle sanzioni per chi non fa, o non fa bene, la differenziata.
Il dubbio degli attivisti sorge dalla lettura del punto 2 dell’ordinanza, che recita: “è fatto obbligo conferire tutti i rifiuti esclusivamente e unicamente in sacchi colorati o trasparenti”.
«Se uno più uno fa due – scrivono gli attivisti – abbiamo ben compreso che viene accantonato sia il famigerato kit per la raccolta differenziata che doveva essere distribuito ad ogni singolo nucleo familiare registrato sul territorio nocerino (vista anche la mancanza degli stessi, già da qualche settimana), sia il tanto discusso “codice a barre”, cavallo di battaglia sbandierato ai quattro venti dall’assessorato all’ambiente in questo ultimo anno, ma da noi sempre contestato in quanto lo riteniamo obsoleto rispetto al sacchetto munito di microchip e soprattutto solo una leva che viene dopo averne attivate tante altre. {loadmoduleid 276} Esaurite le solite chiacchiere al vento quindi anche l’intera operazione kit e codice a barre si rivela fallimentare, come fallimentare è la raccolta in toto, considerati gli obiettivi del 2015 quando si partì con l’attuale Piano Industriale di Raccolta e Spazzamento. Si ritorna dunque al sacchetto generico fai da te, basta che sia colorato e trasparente». Poi Pasquale Milite, Emiddio Esposito, , Carmen Annunziata ed altri si soffermano sul un altro aspetto non secondario, sul quale già tanti altri cittadini avevano espresso dubbi: «si inaspriscono le sanzioni, giustamente, ma non è chiaro a chi verranno inflitte, visto che Nocera è piena di condomini comprendenti anche trenta o quaranta nuclei familiari. Chi vigila e trova un sacco nero sotto un palazzone come fa a risalire al trasgressore? Farà la sanzione all’intero condominio o si farà l’analisi del DNA sui residui? Inoltre non vediamo tutte queste “risorse umane” che saranno addette al controllo, dato che sembra vi siano già evidenti carenze di organico della MultiServizi e manca l’abc in merito a cosa si differenzia e come si separa».