E’ stata l’acqua il tema dell’incontro dello scorso 16 maggio, l’ultimo prima della pausa estiva. In una sala “Domenico Rea” particolarmente affollata l’argomento è stato sviscerato sia nel senso scientifico che in quello letterario

 

di Paloma Féliz

Venerdì 16 maggio  ultimo incontro con la cultura  della stagione 2013 – 2014 al Caffè letterario di Nocera Inferiore.  Nella sala “Domenico Rea” si è trattato un tema alquanto vasto e complesso, anche se semplice nella sua natura, quale l’acqua. Due i relatori: il professor Emmanuele Roca, docente di Scienze chimiche fisiche e naturali, e la professoressa Antonella Esposito, docente di materie letterarie.  Il convegno, nel rispetto delle competenze dei due relatori, ha tracciato un percorso che partendo dalla differenza che intercorre tra il discorso scientifico e letterario caratterizzati da movimenti centripeti e centrifughi della conoscenza, è giunto poi a una convergenza di interpretazioni e riflessioni che sono parte dell’uomo di sempre, dello scienziato e del letterato o dell’artista o più semplicemente dell’uomo comune.

Semplice ed esaustiva la carrellata  tra  tre punti fondamentali che il professor Roca ha messo in risalto nella sua relazione: in primis che l’acqua è vita. La vita si è originata nell’acqua; senza acqua non c’è vita per cui giocoforza si ha la  costituzione di organismi viventi. Poi il tema “dal bisogno alla necessità di acqua”, passando per la sete nel mondo, il fabbisogno idrico, le malattie disuguaglianze distributive e le guerre per l’acqua; ed infine il fabbisogno idrico quantitativo e qualitativo; l’inquinamento  della risorsa, le emergenze ambientali, la terra dei fuochi e l’inquinamento delle falde idriche. Il pubblico del Caffè letterario si è lasciato irretire dalle affermazioni del relatore che tra il serio e il faceto ha illustrato con precisione e competenza l’importanza dell’acqua nella nostra esistenza e ha lasciato riflettere su un rubinetto che perde, spreco e morte di una risorsa che è più preziosa dell’oro e indispensabile come l’aria. Sono storie di acqua raccontate poi attraverso l’affabulazione del discorso letterario e artistico dalla professoressa Antonella Esposito, nota agli amici del Caffè per i suoi percorsi insoliti e originali nell’immaginario dell’uomo di sempre e soprattutto di quello contemporaneo. “Gita al Faro” di Virginia Woolf , “La donna del mare” di Ibsen e “Respiro” di Crialese, nonché “Oceano Mare” di Baricco sono stati i luoghi della sua riflessione volta a individuare nell’acqua un rapporto emozionale ma anche scientifico ed etico che da sempre ha sedotto, affascinato e ammaestrato la traccia umana dell’esistenza.

I ragazzi del gruppo Teatromania hanno prestato la loro voce a testi indicati dai due relatori come testimonianze della loro riflessione. Bravi gli attori che hanno vivacizzato ed emozionato con la propria interpretazione la serata, conclusasi con la splendida voce del maestro Gaetano Caruso che si è esibito per il pubblico del Caffè con l’indimenticabile “Acqua azzurra, acqua chiara” di Lucio Battisti.

Auguriamo al Caffè Letterario Nocerino e al presidente Filippo Astarita un nuovo anno sociale dell’associazione ancor più proficuo e interessante di quello trascorso e che ha lasciato una traccia di vera e profonda cultura in tutti quelli che lo seguono e lo stimano per il suo impegno.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

Lascia un commento