Dopo l’allenamento di oggi pomeriggio, il direttore tecnico dei rossoneri è intervenuto ai microfoni per parlare della sconfitta di Acireale. Continua nel frattempo la preparazione in vista della gara con il Città di Messina
di Nello Vicidomini
È tornata al lavoro la Nocerina dopo la sconfitta rimediata domenica nella trasferta di Acireale. Dopo la seduta di allenamento tenutasi quest’oggi sul sintetico di Piedimonte per non sforzare il manto erboso del San Francesco, il direttore tecnico dei molossi Roberto Chiancone in conferenza stampa ha espresso le sue considerazioni sulla gara di due giorni fa.
Per l’ex calciatore, i molossi sono stati all’altezza degli avversari e anche un po’ sfortunati: «La partita nel primo tempo è stata equilibrata e non ci hanno mai impensierito particolarmente. Poi nel secondo tempo c’è stato un calo sia fisico che mentale. Abbiamo preso delle ripartenze evitabili e da una di queste è scaturito il loro gol nel finale. Siamo stati anche sfortunati sul palo di Orlando». Un calo dovuto anche al ritardo della preparazione: «Negli ultimi minuti abbiamo perso il centrocampo, in particolare Pecora che era alla prima partita dopo l’infortunio e non aveva ancora tutti i minuti nelle gambe. Con il tempo recupereremo il ritardo della preparazione». Il direttore tecnico ha anche espresso un giudizio sulla condizione dei più giovani: «Dobbiamo migliorare specialmente con gli under. Purtroppo per molti è la prima volta in un campionato simile e si lasciano andare spesso ad errori di inesperienza. Tra l’altro ne abbiamo pochi, specialmente in difesa e in attacco, e la questione dell’obbligo di schierarli ci può penalizzare nelle scelte. Ma mi fa piacere avere visto comunque i ragazzi dare il massimo e sono sicuro che da qualcuno di loro arriveranno soddisfazioni. La squadra è in crescita e si sta allenando già seriamente per la gara con il Città di Messina». Riguardo all’assenza dei tifosi rossoneri per trasferta vietata Chiancone si è detto molto amareggiato: «Abbiamo sofferto l’assenza dei nostri tifosi. I ragazzi più giovani ne hanno bisogno e domenica l’Acireale aveva una marcia in più, il dodicesimo uomo che a noi mancava. Con l’incitamento della nostra tifoseria probabilmente il calo mentale sarebbe stato meno evidente e si poteva anche evitare la rete nel finale».