La sua storia è legata al mare e i suoi abitanti sono tutti dediti alla pesca. Poco conosciuta in passato, negli ultimi anni in estate si trasforma, diventando uno dei luoghi più frequentati della Sicilia sud-orientale, grazie anche alla bellezza delle sue spiagge e del mare cristallino

di Maria Barbagallo

Marzamemi, piccola frazione marinara, è situata in provincia di Siracusa e ricade tra i comuni di Pachino e Noto. Sull’origine del suo nome non sono tutti concordi e vi sono alcune ipotesi: la prima lo farebbe derivare dai termini arabi marsa (porto, baia, rada) e memi (piccolo), quindi piccolo porto, o da marsà-al-hamama o marsà-al-hamen (rada delle tortore), per la presenza numerosa di questi volatili durante la primavera. Ma qualunque sia il suo significato, resta il fatto che Marzamemi è un luogo incantevole.

La sua storia inizia con la dominazione araba in Sicilia intorno all’anno Mille. Qui gli Arabi costruirono quella che sarebbe diventata una delle tonnare più importanti della Sicilia orientale. Acquistata dal principe di Villadorata che la migliorò e la ampliò, nel ‘700 egli costruì intorno ad essa il borgo così come oggi lo conosciamo, trasformandolo in un piccolo gioiello.
Tutto intorno alla piazza Regina Margherita, cuore pulsante del centro storico che vi lascerà senza fiato, si affacciano il palazzo di Villadorata, residenza della famiglia, in stile barocco, costruito nel 1752, la chiesa della Tonnara o chiesa antica di san Francesco di Paola patrono del borgo, oggi in disuso poiché danneggiata durante la seconda Guerra Mondiale, e la nuova chiesa dedicata anch’essa al santo patrono che viene festeggiato qualche giorno dopo Ferragosto con manifestazioni marinare, come la processione di barche e la regata, e le case dei pescatori alcune risalenti al 1600. La più caratteristica è la Casa del Forno, che anticamente forniva il pane a tutti i suoi abitanti.marzamemi2Dai due piccoli porti naturali, la Fossa e la Balata, in passato partivano le principali navi commerciali che esportavano i prodotti ittici e il vino e dal centro abitato si possono raggiunge l’Isola Grande e l’Isola Piccola, conosciuta come isolotto Brancati, dal nome dei proprietari, con un caratteristico villino color bordeaux.
Dal 1912 a Marzamemi vi si lavorò il tonno sotto sale e sott’olio e questa attività durò fino al 1969. Nel 2010 la tonnara è stata ristrutturata ed oggi è sede di congressi e ricevimenti.
Da Marzamemi è facilmente raggiungibile la capitale del barocco Noto e la città di Siracusa con l’isola di Ortigia. Tappa imperdibile è Portopalo di Capo Passero e la spiaggia dell’Isola delle Correnti, dove si incontrano le correnti del mar Ionio e Mediterraneo e la Riserva di Vendicari, con i suoi pantani che servono da luogo di sosta per gli uccelli migratori.marzamemi1Il borgo è stato scelto come location di molti film, uno dei più famosi è Sud (1993) di Gabriele Salvatores e qui sono state girate alcune scene della serie Il commissario Montalbano. Dal 2000 si svolge il Festival del Cinema di Frontiera, con opere provenienti da tutto il mondo.
L’intero borgo è pedonale e quindi si può passeggiare tra i suoi vicoli indisturbati, e con i tanti locali che propongono le specialità del luogo vi è solo l’imbarazzo della scelta al momento di decidere cosa mangiare.
Non dimentichiamo i prodotti tipici, come la bottarga e la ventresca di tonno rosso, il Nero d’Avola che qui si produce, per poi passare al pomodoro Pachino prodotto IGP.
Allora cosa ne pensate di questo luogo magico dove trascorrere le vacanze?

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