Per Donato Salvato, segretario provinciale UilFpl, «festeggiare ha ancora un senso perché il lavoro è un valore». E Sinistra Italiana ricorda le manifestazioni di fine ottocento
«Questo primo maggio ci dimostra che i lavoratori hanno ancora tanto bisogno di sindacato, come dimostrano le ultime elezioni per il rinnovo delle Rsu in provincia di Salerno, ma tanto c’è da fare. Tuttavia voglio ribadire un concetto già espresso lo scorso anno: festeggiare ha ancora un senso perché il lavoro è un valore».
Così Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl in provincia di Salerno, vuole aprire una riflessione sulle celebrazioni che porteranno nelle varie piazze d’Italia migliaia di lavoratori.
E a Nocera Inferiore Sinistra Italiana, per bocca del segretario cittadino Sofia Russo, ricorda che «Le prime manifestazioni nel salernitano per celebrare il Primo Maggio risalgono alla fine dell’Ottocento, segno di un radicamento forte del nostro comprensorio a quello che è il fondamento della nostra Repubblica: il lavoro. I riflettori, in questo giorno, vengono puntati su Nocera Inferiore, meta storica di tutti i lavoratori del salernitano che in massa vengono a manifestare per i loro diritti nel capoluogo dell’Agro nocerino, un tempo simbolo della fecondità della terra e del lavoro. In molti hanno cercato negli anni di spostare il luogo della manifestazione e da nocerini siamo orgogliosi che anche quest’anno sia Nocera Inferiore il fulcro della voce dei lavoratori. Una voce che si deve librare forte perché sempre più inascoltata dai governi centrali e locali. Una voce alla quale si deve aggiungere quella di chi il lavoro non ce l’ha, quella di chi è sottopagato, quella di chi vive nella precarietà, quella di chi campa di espedienti e voucher, quella di chi a 22 anni è costretto ad aprirsi una partita iva per guadagnare un tozzo di pane. Sinistra Italiana Nocera Città lancia un appello a tutte le forze politiche e sociali, affinché il corteo non diventi vuoto simulacro, ma vita vissuta e raccontata da tutti i cittadini dell’Agro che quotidianamente lottano sui luoghi di lavoro e per i luoghi di lavoro».