L’imprenditore nocerino è candidato alla Camera nel collegio uninominale dell’Agno nocerino-sarnese, coalizione di centrosinistra. Le priorità: infrastrutture e sviluppo produttivo
di Virginia Vicidomini
«Ho la fortuna di fare quello che mi piace nella vita: amo il mio lavoro e la mattina non vedo l’ora di alzarmi per portare avanti quelli che sono i progetti per la mia azienda. Ma ho sempre avuto anche la possibilità di rappresentare la mia generazione nel tempo». Così si è espresso Mauro Maccauro, 45 anni. Rappresentante d’istituto al liceo, consigliere comunale a Nocera Inferiore poco più che ventenne, poi alla guida di Confindustria Salerno.
Alla vigilia delle elezioni abbiamo chiacchierato con l’imprenditore manifatturiero e ora candidato alla Camera nel collegio uninominale dell’Agro, coalizione del centrosinistra. Una macchina elettorale messa in piedi in poco tempo per una campagna «breve ed intensa», supportato con entusiasmo da amici estranei all’ambiente politico, ma anche da una rete di sindaci, amministratori, consiglieri comunali.
«Ho trovato grande disponibilità del mondo a me più vicino, quello dell’impresa», dichiara Maccauro riferendosi alle tante fabbriche che in questi giorni hanno aperto i propri cancelli all’imprenditore nocerino. Giorni densi d’incontri con il mondo del lavoro, categorie professionali, cittadini, giovani e meno giovani. Ma anche di confronti e riflessioni: «Il mio cruccio è quello di non poter raggiungere personalmente tutti i 200mila elettori dell’Agro. Cerchiamo di scovare gli indecisi: la partita è aperta. Nell’ultima settimana ho percepito che c’è un sorpasso in atto. La mia campagna elettorale è partita con: “Sei un eroe ma il collegio è perso”. Oggi il collegio è diventato probabile».
L’ex presidente di Confindustria sembra avere le idee chiare: «Spero che il voto possa dare un rappresentante politico all’Agro. Ho avuto la percezione di tanti cittadini che vogliono la presenza di una persona concreta, competente a Roma. Ed io m’impegno a fare tutto quanto è nelle competenze di un parlamentare: vorrei essere riferimento del comprensorio».
Due le priorità per il territorio in cui è nato e risiede, l’una legata all’altra: infrastrutture ed ambiente. Dopodiché l’obiettivo è lo sviluppo produttivo e di conseguenza occupazionale. «L’Agro deve connotarsi come la parte produttiva della provincia di Salerno – afferma deciso il candidato del Pd – ne ha le caratteristiche, ne ha la potenzialità: possiede tanti medi e piccoli imprenditori e lavoratori di grande competenza che lavorano con grande sacrificio e dedizione». Anche sui suoi avversari non sembra avere dubbi: «Chi vota centrodestra, al di là dei candidati locali, vota Salvini. Chi vota Salvini vota contro il mezzogiorno – ha sottolineato, ricordando le posizioni assunte in passato dal leader della Lega – il cittadino deve capire se vuole andare verso l’ignoto, verso una politica nazionale che non si capisce quale dovrebbe essere in caso di vittoria del centrodestra o dei Cinque Stelle, che hanno grandi contraddizioni interne».
Della campagna elettorale gli resteranno impresse l’alta considerazione dimostrata da molti nei suoi confronti e la presenza costante di suo padre (Gerardo Maccauro, imprenditore e politico nocerino, venuto a mancare nel 2016 n.d.r.), che l’ha accompagnato ad ogni incontro nei 14 Comuni dell’Agro, attraverso gli aneddoti ed i ricordi emersi dalle tante persone che lo conoscevano. «I genitori rappresentano sempre un esempio di vita ed io ho avuto un ottimo esempio».
Venerdì sera l’ultima sfida: la chiusura della campagna elettorale al teatro Diana, alle 19:30 insieme al candidato al Senato Tino Iannuzzi.