E se a Carnevale al posto della tradizionale lasagna volessimo preparare un’altra cosa? La ricetta che vi proponiamo nacque da un’idea improvvisa e nel tempo, con l’aggiunta del pomodoro, è diventata nella cucina partenopea «’o piatto d”e feste»
di Maria Barbagallo
La storia di questa pietanza è molto antica ed è legata al Re di Sicilia Manfredi di Svevia (Manfredi di Hohenstaufen, Venosa 1232 – Benevento 26 febbraio 1266, ultimo sovrano svevo del Regno di Sicilia, figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia).
Nel lontano 1250 Manfredi, in guerra con il papato per imporre il suo dominio assoluto sull’Italia meridionale, giunto con tutte le sue truppe nel Sannio, venne accolto dalla popolazione con un bel piatto di pasta e ricotta, di cui il sovrano era ghiotto.
Così facendo, il popolo, oltre a dare il benvenuto al re, cercò di accattivarsi la sua simpatia.
Ingredienti: 400 gr. di manfredi (formato di pasta che prende il nome anche di mafaldine, reginette, tripolini) – 400 gr. di ricotta – ragù napoletano – sale q.b. – basilico
Preparare in precedenza il ragù napoletano, ma se non si ha molto tempo a disposizione, va bene anche un sugo corposo con passata di pomodoro. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo, in una terrina capiente sciogliere la ricotta con due mestoli di acqua di cottura e amalgamarla, finchè non diventerà morbida e cremosa. A questo punto aggiungere alcuni mestoli di sugo e mescolare bene. Scolare la pasta ed aggiungerla alla ricotta, continuando ad amalgamare. Servire i manfredi in piatti fondi, aggiungendo un mestolo di sugo, un po’ di ricotta, del basilico e se si gradisce anche una generosa manciata di parmigiano grattugiato.