Tracciato nel corso di una conferenza stampa il bilancio dei primi sei mesi di attività del nuovo governo cittadino, che il medico accusa di assoluto immobilismo
«Che ce lo teniamo a fare questo sindaco?». Ci va giù duro Alfonso Schiavo, consigliere comunale di opposizione, nel corso di una conferenza stampa tenuta stamattina per tracciare il bilancio dei primi sei mesi di amministrazione della Giunta Torquato.
Insieme ma lui esponenti del movimento L’Altra Nocera Solidale che lo ha sostenuto la tentata scalata alla carica di sindaco nell’ultima tornata elettorale.
«In Consiglio comunale vanno solo argomenti obbligatori, e di quattro punti di non ordinaria amministrazione due li abbiamo proposti noi dell’opposizione», dichiara il medico pneumologo. I problemi affrontati nel corso della conferenza stampa sono diversi: la situazione di Montevescovado, la sanità in crisi, il parcheggio di via Canale, la questione che riguarda i pendolari della linea storica, gli spazi sociali, il forum dei giovani, l’ambiente. L’accusa principale è l’immobilismo in cui, a suo parere, stagna il governo cittadino. «Anche se sono solo sei i mesi trascorsi dalle elezioni che hanno originato l’attuale composizione amministrativa, si è di fatto riconfermata la squadra uscente, pertanto il tempo trascorso dall’11 giugno è da considerarsi considerevole, in quanto rappresenta un percorso che veniva già da cinque anni di governo cittadino. Dopo il primo mandato ci si aspettava chiarezza, concretezza, un’adeguata programmazione. Dopo cinque anni non è possibile amministrare gestendo le emergenze, senza una reale pianificazione».
Sulla questione Montevescovado annota che «ha rubato tante promesse in campagna elettorale, come la promessa che a dicembre sarebbero iniziati i lavori. Ma se sono stati stanziati dieci milioni dagli IACP dove sono? Perché non si inizia a costruire?», mentre su via Canale torna a sostenere il progetto presentato dagli eredi Russo-De Francesco: «È stato rifiutato il diritto di superficie gratis, si è pensato invece all’esproprio impiegando, tra gli altri, 800mila euro destinati alle strutture scolastiche. Mentre la scuola elementare di via Gramsci cade a pezzi».
Schiavo torna anche sull’interrogazione del consigliere M5S Spinelli: «È stata presentata a luglio un’interrogazione sul problema Solofrana e Cavaiola da un consigliere di opposizione. Nonostante ci siano già state due manifestazioni cittadine, ancora non si è avuta risposta dalla giunta Torquato». E critica fortemente la mancanza della filiera istituzionale che il sindaco più volte ha invocato e che, stando ai risultati, a suo avviso non c’è. Il fiume in piena tocca anche il problema smog e quello degli spazi sociali. Criticatissima la scelta del nuovo spazio verde nei pressi del Tribunale preferendolo alla riattivazione, con poche decine di migliaia di euro, della villa comunale di via Solimena. Insomma, per Schiavo è tutto da rifare. Replicherà il sindaco Torquato?