Ieri al Centro sociale di quartiere “De Nicola” la prima assemblea pubblica locale di “Potere al Popolo”. Continua il lavoro di confronto che sta raccogliendo consensi in tutta Italia
di Tania Pentangelo
Si è svolta ieri presso il Centro Sociale di quartiere “De Nicola” la prima assemblea pubblica del progetto “Potere al Popolo” per la costruzione di una nuova lista elettorale da presentare alle elezioni politiche 2018.
Il manifesto affisso urla “L’Agro nocerino sarnese accetta la sfida!”. Sfida lanciata dai ragazzi dell’ “Ex OPG – Je so’ pazz” di Napoli che ogni giorno mettono a disposizione tempo e conoscenza per aiutare chi è in difficoltà ed è stato abbandonato dalle istituzioni.
«Siamo qui per la prima volta per raccontare le nostre esperienze – ci ha raccontato Erminia Maiorino – che speriamo possano avere voce anche in Parlamento. Abbiamo deciso di candidarci perché c’è un pezzo di paese ormai escluso dalla maggioranza e non ascoltato, perché se nessuno ci rappresenta sostenendo le nostre battaglie dobbiamo farlo noi stessi. Partiremo dal basso, organizzando una rete di assemblee territoriali volte a creare un unico programma grazie all’incontro e al dialogo e ci incentreremo sulla pratica evitando politicismi. Vogliamo riaccendere una speranza nelle persone, ormai disperate, apatiche e rassegnate. Da quando è partita la sfida da parte dei ragazzi sono state sessanta le assemblee organizzate in tutta Italia, c’è stato un ottimo riscontro. È un percorso difficile e molto lungo che però non terminerà con la campagna elettorale e le votazioni. Per noi sono solo un punto di partenza, non un fine bensì un mezzo per uscire dall’isolamento e dalla frammentazione, generando un movimento che metta al centro i nostri bisogni, che lavori per un’alternativa di società».
A farle eco Francesco Orlando che ha sottolineato che quello di ieri è stato un tentativo da parte della sinistra di parlare in modo semplice, basandosi su problemi e sofferenze concrete, un invito a coloro che non sopportano di vivere in un’Italia sempre più ingiusta, incattivita e impoverita.
Giuliano Granato, dell’ “Ex OPG- Je so’ pazz”, ospedale psichiatrico giustiziario abbandonato e recuperato come spazio sociale, ci ha invece detto: «Abbiamo deciso di fare nostro un luogo vuoto nel cuore di Napoli, nel quartiere Martedei, per renderlo di nuovo vivo, in due anni infatti sono state costruite una serie di strutture, dando vita ad una vera e propria comunità. Ad oggi si può usufruire di un ambulatorio, che in un solo mese ha contato già trecento visite, di una palestra e di un teatro, in cui vengono giornalmente organizzati laboratori, di un campetto di calcio e di aule studio per i ragazzi. Ci siamo inoltre mobilitati su vari fronti, mettendo piede ad esempio nella Camera Popolare del Lavoro, seguendo le vertenze dei lavoratori garantiti e di quelli a nero e recandoci nei centri di accoglienza straordinaria per gli immigrati, controllandone le condizioni di vita. Queste solo alcune delle nostre attività, volte a migliorare la condizione materiale d’esistenza delle persone per costruire nuove prospettive. Spinti dalle nostre esperienze sul territorio, dalle problematiche che abbiamo riscontrato, abbiamo dato vita a questo progetto portatore di un cambiamento di cui abbiamo tutti bisogno».