Da Zara a Calvin Klein, sono tanti gli stilisti che stanno riproponendo questo colore da sempre considerato spento e insignificante, cercando (con successo per alcuni) di conferirgli grinta e vitalità

di Chiara Ruggiero

Il grigio è un colore che con noi ragazze ha un rapporto controverso, perché definito come il colore non colore per eccellenza, identificato come una tonalità spenta e anonima, ma allo stesso tempo da non sottovalutare quando ci si veste.

Un accenno di grigio si è avuto già l’anno scorso, quando la casa di moda Zara timidamente ha introdotto nella sua collezione Fall-Winter alcuni cappotti proprio di colore grigio, che a gran sorpresa ebbero molto successo.
Siccome il mondo della moda in realtà è un modo molto competitivo perché gli stilisti sono prima di tutto imprenditori, e non più soltanto artisti, molti di loro, prendendo spunto dalle ottime vendite riscosse da Zara l’anno scorso, hanno scelto anche loro di introdurre questo colore all’ interno delle loro collezioni (per ora) invernali.
Christian Dior Autunno Inverno 2017 2018 image ini 620x465 downonlyTra i vari brand oggi vi segnaliamo la collezione di lusso “205W39NYC”, firmata da Raf Simons per rilanciare Calvin Klein, per la quale lo stilista ha scelto di proporre un cappotto lungo semi-sobrio realizzato con giochi ottici che richiamano le stampe a quadretti in tonalità che vanno dal grigio chiaro che scuro, il tutto avvolto da una pellicola trasparente che conferisce al cappotto quel tocco elegante ma allo stesso tempo sportivo (piccolo spoiler: vi anticipiamo che stanno per tornare le trasparenze).
Contrapposta allo stile eccentrico di Calvin Klein troviamo la nuova collezione di Christian Dior Haute Couture, che per questo autunno inverno 2017-2018 ha deciso di portare in passerella un classico, sobrio ed elegante cappotto grigio chiaro, ispirato forse alla moda anni 40.
Per concludere non potevamo non parlarvi della non più tanto economica Zara che ripropone il cappotto lungo doppio petto in grigio chiaro stile uomo.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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