I viola soccombono al cospetto dei napoletani con il punteggio di 67-78. Ospiti quasi sempre in controllo, insufficiente la prova della squadra di Palomba: c’è tanto da migliorare
di Marco Stile
La Folgore Nocera perde la prima partita in casa contro la Pro Cangiani Napoli, che passa alla Tendostruttura con il punteggio di 67-78.
Gara per larghissimi tratti nelle mani dei partenopei, che si fanno notare per una maggiore precisione al tiro e per registrare la fase difensiva in maniera sicuramente migliore rispetto alla squadra di casa. I ragazzi di Palomba non giocano una buona gara, sprecando tanto in area e risultando troppo macchinosi e prevedibili in fase di manovra. Pochi i momenti da premiare per i nocerini, apparsi scarichi, disorganizzati e molto imprecisi.
Sostanziale equilibrio tra le due squadre per larga parte del primo quarto, una prima frazione nella quale gli attacchi risultano sterili e si vedono ben poche sequenze interessanti. Poi, accelerata decisiva dei verdi ospiti con un break di 6-0 in un minuto.
Da qui l’inerzia della gara va a favore della Pro Cangiani, che colpisce quasi subito la Folgore con due triple. Sale il ritmo e sale la qualità della buona formazione ospite, che gioca una buona pallacanestro sfruttando alcuni limiti dei padroni di casa. Timidi segnali di ripresa, non sufficienti a riprendere in mano la contesa, da parte della squadra di Palomba, che inizia meglio il terzo quarto.
Grinta e cuore guidano i nocerini, che rosicchiano il vantaggio quando sfruttano la stanchezza avversaria e riescono a rimanere attenti in difesa. Viene da pensare che se la Folgore avesse tenuto il ritmo della prima parte di questo periodo anche nel primo tempo, staremmo parlando di un’altra gara: troppi errori hanno costellato la gara dei viola.
Il buon momento prosegue con un grande inizio di quarto periodo, quando la Folgore passa in vantaggio per la prima volta dal primo quarto. È però questione di pochi minuti: nuovo, decisivo blackout in fase offensiva, con la Pro Cangiani che prende coraggio e ritorna a imporsi su una squadra apparsa a corto di energie.