Non usa mezze misure Donato Salvato: «Svecchiamento del corpo, taser agli agenti e telecamere sul lungomare». E Adolfo Abate: «Vigili troppo spesso ingiustamente denigrati. Ora Basta!»

È un coro unanime di allarmi e suggerimenti per incrementare la sicurezza di cittadini e lavoratori quello che viene dalla Uil Federazione poteri locali e dalla Cisl Funzione pubblica salernitane.

I recenti fatti che hanno visto protagonista in negativo la città di Salerno dopo l’aggressione ad alcuni agenti della polizia locale da parte di extracomunitari e altri episodi negativi sempre ad opera di immigrati.
«Telecamere sul lungomare – dichiara Donato Salvato, segretario generale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno, che non usa mezze misure per commentare l’episodio di violenza avvenuto sul lungomare della città capoluogo  – corsi di autodifesa personale e dotazione di pistola elettrica Taser per tutti gli agenti della Municipale di Salerno. Le belle parole di solidarietà dei politici adesso servono a poco per quei colleghi che sono stati aggrediti e, per sempre, non potranno dimenticare quei momenti interminabili». Sulla stessa linea Adolfo Abate, coordinatore della Polizia Locale per la Cisl Funzione pubblica di Salerno: Abate Adolfocisl«Stupefacenti, ambulantato selvaggio, abusivismo commerciale, materiali contraffatti, ordine pubblico e chi più ne ha più ne metta: questo è ciò che si verifica passeggiando sul lungomare cittadino e questo è ciò contro cui sta lottando in completa solitudine la Municipale di Salerno è paradossale che gli agenti vengano continuamente denigrati da politici di turno che ne contestano la scarsa presenza sul territorio ed essere considerati “cialtroni “o come causa di “vergogna nazionale” quando esercitano i loro diritti di assemblea e allo stesso tempo si permette che questi vengano ignorati da Prefettura e Questura che, a tutt’ oggi, ancora non approntano un idoneo servizio interforze sul lungomare, consentendo che sia la sola polizia municipale a caricarsi delle solite problematiche».
«Oltre le parole servono i fatti – gli fa eco Donato Salvato –  In primis a partire dalle nuove assunzioni, che servono subito per svecchiare un Corpo che anagraficamente ha un’età media davvero alta. Il Comune di Salerno deve concretizzare quanto affermato negli ultimi giorni, perché dei lavoratori non possono pensare di essere aggrediti solo perché tentano di fare il proprio dovere».
Solidarietà  agli agenti salernitani è arrivata dal segretario confederale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno, Gerardo Bracciante.  «C’è una recrudescenza delle  attività criminose e la tutela del territorio non può essere lasciata ai pochi agenti di polizia municipale. E’ del tutto evidente che debba essere rivista l’organizzazione dell’intero Corpo, distribuito attualmente in tre turni lavorativi e riducendo, così, notevolmente  il numero di agenti adibiti alle attività di controllo. L’episodio assume maggiore  rilevanza perché gli agenti , pur essendosi qualificati, sono stati oggetto di aggressione forse proprio in dispregio della funzione da loro ricoperta».

 

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