Monsignor Giudice ha allontanato, per il momento, il parroco della chiesa di San Giuseppe, a Montevescovado, coinvolto nell’inchiesta che ha visto quattro arresti
Saranno don Salvatore Fiocco, avvocato della Sacra Rota, e monsignor Domenico Cinque, parroco della cattedrale di San Prisco, che sostituiranno a tempo indeterminato don Alfonso Santoriello, parroco della chiesa di San Giuseppe a Montevescovado, messo a riposo forzato dal vescovo Giudice dopo i fatti di qualche settimana fa che l’hanno visto protagonista.
Quest’ultimo risulta coinvolto (ma al momento non indagato) nella vicenda di presunte influenze camorristiche sul voto di Nocera Inferiore che ha portato tra l’altro agli arresti del candidato consigliere Ciro Eboli (non eletto), dell’ex consigliere Carlo Bianco (anche lui non rieletto), dell’ex boss Cutoliano Antonio Pignataro, che era già ai domiciliari, e di Luigi Sarno.
Don Santoriello, nel dettaglio, zio dell’arrestato Ciro Eboli, che ad aprile era diventato titolare del terreno interessato alla vicenda, è coinvolto nel progetto di costruzione di una Casa famiglia adiacente alla sua parrocchia, che richiedeva una variante al Puc che venne sollecitata a lungo dall’ex consigliere Carlo Bianco.
Una delibera, per la cronaca, che la Giunta assunse ma senza darle il valore che Bianco pretendeva. Era infatti solo l’avvio dell’iter con la richiesta di pareri agli uffici competenti.
La decisione è stata presa dal vescovo, monsignor Giuseppe Giudice, probabilmente per sgombrare il campo da ogni possibile ombra sulla diocesi.