Al via la no tax area, con esenzioni o riduzioni sul pagamento delle tasse universitarie per gli studenti meritevoli in situazioni socio-economiche svantaggiate

di Danila Sarno
A partire dall’anno accademico 2017/2018 l’università sarà gratuita per chi ha un reddito ISEE inferiore a 13mila euro, mentre chi ha un reddito superiore a tale cifra ma inferiore a 30mila euro potrà godere di alcuni sconti.

Il tutto a condizione di rispettare determinati standard di merito. La novità della cosiddetta “no tax area” è stata introdotta con l’ultima legge di bilancio, la quale ha previsto l’accantonamento di 55milioni di euro per l’anno 2017 e di 110milioni per il 2018, al fine di coprire le minori entrate delle istituzioni universitarie.
È stato stimato che circa 650mila studenti potranno beneficiare di esenzioni o riduzioni delle tasse universitarie, purché i ragazzi possiedano alcuni requisiti. Più precisamente, saranno dispensati dal pagamento delle tasse gli studenti che dimostrino di avere un reddito ISEE inferiore a 13mila euro. Per gli iscritti per la prima volta all’università questa condizione sarà sufficiente ad ottenere l’agevolazione, mentre gli studenti degli anni successivi al primo dovranno aver acquisito un certo numero di crediti formativi (10 al primo anno e 25 ai successivi).  Inoltre occorrerà non essere fuoricorso o esserlo al massimo da un anno. In più, saranno erogate dalle Regioni borse di studio come sostegno economico alle spese da sostenere durante il percorso di studi. Essere idonei alla borsa di studio consentirà automaticamente di non pagare le tasse.
Le famiglie con un reddito compreso tra 13mila e 30mila euro, invece, dovranno pagare una somma corrispondente al 7 per cento della quota di ISEE eccedente i 13mila euro. Per i fuori corso l’importo potrà raggiungere un massimo del 50 per cento. Sono escluse da tali previsioni l’imposta regionale, il bollo e la tassa per il diritto allo studio di 140 euro, che dovranno in ogni caso essere pagate. La no tax area è volta a garantire, a chi ha una condizione economica svantaggiata, la possibilità di proseguire gli studi dopo la maturità, evitando che giovani talenti italiani siano esclusi dal sapere a causa del contesto socio-economico di provenienza.
Un’ulteriore sostegno al diritto allo studio per i giovani campani consiste nella campagna abbonamenti gratuiti ai mezzi pubblici per gli studenti di età inferiore ai 26 anni, già realizzata lo scorso anno e ripartita il 26 luglio 2017.

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