Angelo Ferraioli è morto questa mattina nelle acque del comune cilentano. L’uomo si è gettato in mare nel tentativo di salvare la figlia dai marosi.
di Marco Stile
Una tragedia a mare coinvolge un nocerino-eroe nel comune di Santa Maria di Castellabate. Si tratta di Angelo Ferraioli, 51enne di Nocera Inferiore, odontotecnico, in vacanza nella nota località balneare cilentana.
Stando alle ultime ricostruzioni, la figlia della vittima si è tuffata in acqua malgrado il mare decisamente agitato. Pare che non riuscisse a ritornare a riva da sola, rischiando seriamente di annegare. Il padre, vista la ragazza in pericolo, da vero eroe, nel tentativo di salvarla, si è gettato in mare, provando a raggiungerla. Ferraioli sarebbe riuscito nello scopo, ma lo sforzo del salvataggio unito alla tensione emotiva gli ha probabilmente giocato un tiro mancino: l’uomo si è accasciato ed è deceduto. Sul posto la capitaneria di porto, due autoambulanze, un’auto dei carabinieri e un’eliambulanza, nel tentativo di raddrizzare una situazione che aveva assunto contorni drammatici. Ogni tentativo di salvare il coraggioso padre, purtroppo, è risultato vano. Noto ai nocerini anche il fratello dello sfortunato odontotecnico: il maresciallo della finanza Salvatore Ferraioli.
AGGIORNAMENTI: Il cordoglio del sindaco di Nocera Inferiore, avvocato Manlio Torquato
Profondamente turbato per la tragedia odierna è apparso il primo cittadino, Manlio Torquato, che ha voluto far arrivare la sua solidarietà alla famiglia: «Esprimo profondo cordoglio – ha detto – per la tragica scomparsa del concittadino Angelo Ferraioli, fratello di un dipendente del nostro Comune, che ha perso la vita in S. Maria di Castellabate riuscendo a mettere in salvo la propria figlia, in una giornata che doveva essere di svago e di vacanza. Insieme all’intera amministrazione porgo alla famiglia Ferraioli i sentimenti di vicinanza dell’intera comunità cittadina».
AGGIORNAMENTI: Ricostruita l’esatta dinamica
Angelo Ferraioli è morto risucchiato dalle onde sopraffatto dalla fatica (e presumibilmente dal coinvolgimento emotivo) prima di raggiungere Miriana, la figlia sedicenne in difficoltà a causa del mare agitato. Anche tre militari della Guardia Costiera, lanciatisi in mare a bordo di un gommone, sono rimasti feriti quando il natante, sempre a causa delle acque tutt’altro che chete, si è ribaltato. In ogni caso i militari sono riusciti a portare a riva sia la sedicenne che il corpo esanime dell’odontotecnico, prima di essere trasportati all’ospedale di Roccadaspide dove sono stati medicati. Il procuratore Paolo Itri di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta.
Articolo in aggiornamento. Torna a verificare le novità nelle prossime ore. Nelle foto la vittima, Angelo Ferraioli, e diversi momenti dei soccorsi