Protocollata al Comune una richiesta di pulizia del canalone per il recupero delle acque piovane sito in via Rullo, ormai ingombro di rifiuti e depositi vari. E non solo …
di Sofia Russo
È un quartiere che chiede riscatto quello di Montevescovado. Che chiede rispetto e verità. Non vuole essere soltanto una mangiatoia di topi, quelli che vengono a prendersi il voto promettendo la luna, grande e tonda come una forma di formaggio e che in quanto tale puzza da lontano.
Sono tante le parole consumate, le promesse mai mantenute, di questi ultimi trent’anni. Un problema, quello di Montevescovado, che non si esaurisce con la questione dell’edilizia popolare, ma che fa emergere un mondo di abbandono istituzionale e di degrado sociale. La questione Montevescovado è stata uno degli argomenti preferiti della campagna elettorale appena terminata, ma adesso alle parole devono seguire i fatti. Quelli concreti. Ed è quello che vuole Anna Stefania Pecoraro, presidente del neonato comitato di quartiere “Monte Vescovado”, istituitosi lo scorso 4 luglio.
«La mia esperienza in campagna elettorale – racconta Anna Stefania – mi ha fatto capire che i problemi non si risolvono da soli, che dobbiamo anche noi cittadini dare il nostro contributo e vigilare che le istituzioni facciano quello che è nel loro dovere. Viviamo in condizioni critiche, in abitazioni con grandi carenze strutturali, nei rifiuti abbandonati, senza spazi per i bambini. Sono anni che denunciamo queste cose ma sembra non cambiare mai nulla. Adesso, insieme ad altri residenti del quartiere, abbiamo dato vita a questo comitato perché vogliamo interloquire con l’Amministrazione e tutelare i nostri diritti. Non siamo cittadini di serie B, abbiamo diritto alla pari dignità».
Il giovane comitato ha anche già prodotto una richiesta protocollata al comune. «Ci hanno detto che la ricostruzione delle case riprenderà a dicembre, ma noi vogliamo sapere al momento qual è lo stato dell’arte delle cose. Vogliamo la certezza di quel che dicono, nero su bianco, basta parole». Nella richiesta protocollata lo scorso venerdì dal comitato, tra le varie cose, si chiede anche la pulizia del canalone per il recupero delle acque piovane sito in via Rullo, ormai ingombro di rifiuti e depositi vari, per evitare che si determini l’emergenza alla prima grande pioggia, oltre a creare, con questa calura estiva, condizioni di insalubrità e di degrado. Si è in attesa, quindi, della risposta dell’Amministrazione comunale di Nocera Inferiore, così come si attende la risposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri all’interrogazione parlamentare che Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana, ha presentato alla Camera lo scorso 13 luglio.