Ubicata al piano terra del complesso monumentale del convento, comprende circa 18mila volumi. Sotto la gestione dell’ Università delle Tre Età è in corso un’opera di sistemazione ed informatizzazione

di Virginia Vicidomini


“Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca”. Questa frase dello scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges sintetizza appieno lo spirito di coloro che vivono immersi nei libri. Alcuni di loro però non conoscono l’esistenza di un piccolo “tesoro”, ubicato al piano terra del complesso monumentale del convento di sant’Antonio a Nocera Inferiore.

Costituita dai frati nel 1954 (ma le sue origini risalgono a molto tempo prima), tre sale, circa 18mila volumi: sono questi i numeri della biblioteca “Sant’Antonio dottore”. Attualmente gestita dall’associazione di volontariato “Università delle Tre Età – Nuceria” (UTE) attraverso un protocollo d’intesa con i frati del convento, si è recentemente arricchita di due nuovi fondi, cui si è dato risalto ad un’inaugurazione svoltasi il 9 marzo: “Massimo Lanari”, donato da quest’ultimo, comprendente 750 volumi di immagini fotografiche originali dal mondo, pari a 58mila fotografie divise per nazioni, e il fondo “Rosario Pinto”, storico dell’arte, contenente circa 2000 libri di letteratura, arte, filosofia e la raccolta completa del periodico “Il giornale dell’Arte”. Tra i fondi troviamo anche quello donato dal senatore Pietro Colella, quindi testi di carattere giuridico e socio-politico.
Le origini della biblioteca risalgono al 1500, quando vi si trovavano numerosi testi manoscritti. Alcuni eventi, come l’incendio del 1638 e le spoliazioni di francesi  e piemontesi, ne hanno compromesso la ricchezza libraria. Nonostante ciò la biblioteca possiede ancora un patrimonio enorme: tuttora troviamo alcuni testi risalenti al 1200/1300, alcuni manoscritti, incunaboli, cinquecentine, seicentine e settecentine. Oltre la sala in cui sono ospitati i fondi (che può essere utilizzata anche per convegni ed incontri) e quella in cui sono custoditi i testi più antichi, di grande importanza è la presenza di un’emeroteca, con raccolte di stampa quotidiana e periodica regionale e locale, tra cui anche lo stesso “Risorgimento Nocerino”. Ci sono poi molte opere di storia locale, enciclopedie, testi di letteratura, arte, filosofia e cronistoria locale.
Nel 2016 è iniziata un’opera di sistemazione ed informatizzazione: la biblioteca è entrata nel circuito nazionale OPAC del polo di Napoli, CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e Francescano. Un lavoro lungo ed impegnativo che consentirà di consultare liberamente attraverso la rete Internet, anche a distanza, il catalogo della biblioteca. Attualmente chiusa al pubblico, per l’opera di allocazione ed informatizzazione in atto, è comunque possibile accedere alla struttura su richiesta. Presumibilmente al termine dell’estate verrà riaperta al pubblico, con orari da stabilirsi. Per eventuali ricerche è possibile rivolgersi a padre Renato Sapere o contattare il presidente UTE Mario Pepe al numero 349 8379511.

 

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