Per la Cassazione il conducente di un veicolo deve pretendere che tutti i trasportati adottino le misure di sicurezza richieste dal codice della strada, a costo di rifiutare il passaggio o arrestare la marcia

di Danila Sarno

“Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza”. In caso di suo rifiuto, sorge il dovere di negare il trasporto oppure di arrestare la marcia.

La sussistenza di tale obbligo di controllo in capo al guidatore, già riconosciuta dalla Corte di Cassazione in una decisione del 1996 ed in una successiva del 2003, è stata da ultimo ribadita con la sentenza numero 11429 del 2017, con la quale sono stati rigettati i ricorsi proposti contro una pronuncia della Corte di Appello di Ancona.
Il caso di specie riguardava un automobilista che, secondo quanto ricostruito dal Tribunale di Ascoli Piceno, viaggiava ad elevata velocità su un raccordo autostradale di notte, in stato di ebbrezza e con fondo stradale bagnato. Tali condizioni avevano reso inevitabile la perdita di controllo dell’autovettura, schiantatasi contro la barriera stradale. Per effetto di tale impatto, la passeggera  seduta sul sedile anteriore sinistro senza cintura di sicurezza, era stata sbalzata fuori dall’auto, riportando gravi lesioni, per le quali è stato considerato responsabile lo stesso conducente, sia in primo grado che in appello. Quest’ultimo ha cercato di evitare l’accusa di reato di lesioni colpose stradali sostenendo di non essere stato in grado, a causa del buio, di accorgersi che la donna avesse preso posto senza indossare le cinture. Per la Suprema Corte tuttavia tale affermazione non ha alcun valore poiché, come già più volte precisato in passato dalla giurisprudenza prevalente, in capo al conducente di un veicolo è posto un particolare obbligo di diligenza e prudenza nei confronti dei passeggeri. Alla luce di ciò egli risulta in ogni caso responsabile dei danni da questi subiti a causa della mancata adozione di idonee misure di sicurezza, a prescindere dall’obbligo e dalla sanzione gravante su chi deve fare uso della cintura. Si tratta, dunque, di un dovere di controllo davvero stringente che, tuttavia, non fa venir meno la responsabilità degli stessi passeggeri, i quali dovrebbero essere consapevoli dell’importanza della cintura di sicurezza quale strumento di salvaguardia dell’integrità fisica di chi viaggia a bordo di un veicolo a motore.

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