Da scartare assolutamente il bianco, la sobrietà deve essere in rigorosa accoppiata con l’eleganza: non dimentichiamo che protagoniste quel giorno non siamo noi!

Questo settembre mi toccherà fare da testimone di nozze. La cosa un pò mi spaventa. Quale è il look giusto? Quali regole seguire? Meglio studiare in anticipo, meglio farlo insieme.

Regola generale, valida per il matrimonio, sia esso serale o mattutino, mai offuscare la sposa, è lei la protagonista assoluta. Quindi niente eccessi ma un eleganza sobria e in linea con l’ abito nuziale. Giusto modo per non sbagliare … un aperitivo con la sposa per concordare con lei lo stile, il colore e tutti i dettagli da seguire. Altra cosa importante mai e poi mai abiti con spalline, braccia scoperte, scollature e spacchi estremamente profondi. D’obbligo la manica lunga o trequarti. Se proprio non potete rinunciare alle braccia scoperte coordinate l’ abito ad un bolerino o ad un giubbetto. Evitate il bianco come si evita la morte, colore ideale sarebbe il blu ma… anche se non consentito dal bon ton, in nero si può. Per la sera abiti lunghi in tessuti leggeri e fluttuanti, niente abiti a corpo o tessuti eccessivamente aderenti, vista la calda stagione, si a fantasie floreali purché delicate e in dissolvenza su tessuti impalpabili, ovviamente sempre se il “Wedding dress” lo consente. Svolta fashion, dalla quale sono fortemente tentata, lo smoking magari anche non convenzionale, con, tanto per fare un esempio, pantaculotte.
Interessante suggestione, per le fortunate longilinee, jumpsuit rigorosamente compite “Tone sur Tone” ma dai tagli particolari, come la gamba larga dei pantaloni. Le calzature? Meglio se chiuse: un décolleté, classico o nella variante pump o stiletto, eleganti raffinate e contenitive; dita e talloni in affanno saranno ben nascosti e l’ effetto salame paesano, con tanto di spago, evitato. Per la mattina gli accorgimenti sono gli stessi, ma accorciamo gli orli degli abiti e alleggeriamo i colori. Ricordate il matrimonio non è altro che un mega party super curato perciò: “no panic and wearing your dress”

Maria Pepe

 

 

Alla prossima!
la vostra
Maria Pepe

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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