Il coach gialloviola al termine della gara vinta dai suoi: «Una vittoria fondamentale, in una gara gradevole. Nel quarto periodo abbiamo ritrovato il gioco e la forza mentale per rimontare»

di Marco Stile

«Vittoria importante, dopo un periodo difficile, contro una buona squadra». Così l’allenatore della Folgore Nocera Marco Palomba, al termine della gara che ha visto i suoi trionfare in rimonta battendo 66-63 la Sammaritana. Gara dai continui colpi di scena, con un emozionante testa a testa, seguito da una flessione dei padroni di casa, che poi riescono a trovare la forza di rimontare la partita e portare a casa la vittoria.

Queste le parole di Palomba ai nostri microfoni: «Un successo fondamentale, considerati gli infortuni. Oltre all’assenza del playmaker Boccia, si sono aggiunte quelle di Merciai a Portici e quello di Di Flumeri nel primo quarto. Ne risentiamo dal punto di vista mentale, e durante la gara si vede».
Sammaritana avversario valido: «La classifica non rispecchia la reale forza della Sammaritana. Penso che sia stata una gara gradevole, con belle azioni da ambo le parti. Vorrei fare una menzione particolare per Torre, classe 2000, che sta facendo davvero bene, e nonostante l’allenamento mattutino con la selezione regionale oggi è riuscito a dare un contributo essenziale».
Terzo quarto da dimenticare, quarto periodo tutto in rimonta: «Da parte nostra ci sono stati troppi errori, dobbiamo imparare a gestire meglio il ritmo, perché soprattutto nei momenti di difficoltà fisica diventa essenziale un po’ di furbizia. Il terzo quarto? In attacco non siamo riusciti a fare gioco. Questo ha creato un po’ di frustrazione, che ci ha portato a sbilanciarci e a subire contropiede. Infatti ci sono voluti due timeout, nell’ultimo periodo, per ristabilire l’ordine. Ma dal secondo in poi abbiamo ritrovato un senso nel nostro gioco e piano piano abbiamo eroso lo svantaggio».
Una reazione molto positiva: «Davvero molto importante averla ribaltata, anche perché ci avviamo alla sfida verso Pro Cangiani, nostra diretta avversaria. Con la speranza di recuperare almeno parte dei giocatori infortunati, possiamo andare a giocarcela con più serenità».

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