Nella parrocchia di san Michele Arcangelo, a tre anni dalla dipartita, successo per l’iniziativa che ha voluto ricordarne la missione pastorale e l’opera di ricostruzione della chiesa semidistrutta dal sisma del 1980

A tre anni dalla dipartita, monsignor Mario Vassalluzzo, amministratore parrocchiale a san Michele Arcangelo e vicario generale della diocesi di Nocera e Sarno, è ancora nel cuore dei suoi parrocchiani.

Lo ha dimostrato l’alto numero di persone che ieri sera ha partecipato alla serata che ha voluto ripercorrere l’excursus storico della sua opera missionaria di restauro e ricostruzione nel contesto della comunità parrocchiale di san Michele Arcangelo in Croce Malloni di Nocera Superiore.
Per farlo è stata scelta la ripresentazione del suo libro “La restaurata chiesa di san Michele Arcangelo – Dalle strutture all’Ecclesiologia di Comunione vera forza trinante del vero”. Un percorso per restituire la storia della chiesa di san Michele Arcangelo a coloro i quali non la conoscessero, e con esso, celebrare la memoria di don Mario, così lui definiva farsi chiamare.
Nei loro interventi al tavolo della presidenza, don Giuseppe Perano, Sabato Laudato, Antonio Salzano, l’architetto Giuseppe Trezza, il professor Antonio Pecoraro e Michele Petrosino hanno tracciato e sottolineato i momenti più significativi del loro rapportarsi e confrontarsi con la determinata e ferma personalità di monsignor Mario Vassalluzzo, puntualizzandone la disponibilità, la semplicità ma soprattutto l’umiltà, doti che mettevano in evidenza il carisma.
Molto gradite dai presenti le letture dei testi di Sabato Laudato, dedicati sia a don Mario che al crollo del campanile durante l’evento sismico del 1980, che tra l’altro don Mario volle pubblicare appunto nel testo presentato. A moderare la serata è stato Francesco Grimaldi.

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