Il commissario cittadino del Partito fondato da Berlusconi mira a costruire un gruppo che lavori nel tempo, e conferma: «Abbiamo quattro possibili candidati, tutti seri e spendibili»

Sorride sotto i baffi (e la barba) il dottor Antonio Roscia, commissario cittadino di Forza Italia, nel leggere le cronache politiche di questi giorni che riguardano le imminenti elezioni amministrative a Nocera Inferiore.

«Leggo ogni giorno di nuovi candidati a sindaco – ci dice – e di liste a sostegno in numeri imprecisati. Li aspetto alla prova delle firme. I tempi sono mutati, e non sarà così facile raccoglierle».
Antonio Roscia si occupa di Forza Italia a Nocera da qualche mese, e gli si deve riconoscere di aver fatto un buon lavoro: «Esagerando un po’, possiamo dire che a Nocera ho dovuto ricominciare praticamente da zero, e alla luce dei risultati non posso che essere soddisfatto».
Il corso di formazione politica che Roscia sta tenendo nella biblioteca comunale vede una frequentazione – in termine di numeri – alta per tempi di disaffezione alla politica. Ma torniamo alle amministrative: anche per Forza Italia ci sono nomi che girano. Quanti sono veri?
«Di sicuro abbiamo quattro possibili candidati concreti, spendibili e conosciuti – sostiene il medico legale non senza un sorriso di soddisfazione – Se poi vuol sapere se è vero che il consigliere Giuseppe Grassi stia dialogando con il mio partito per spingere la candidatura di Tonia Lanzetta glielo confermo. Ma non sta dialogando con me, e, mi permetta, non ci sarà un candidato sindaco che non abbia il placet del commissario cittadino. In quanto alle liste, oggi sono tutti in affannosa ricerca di candidati. Noi no. I candidati verranno fuori nell’ultimo mese, e sono certo che saranno quelli veri e seri a cercare noi, non il contrario. Un paletto l’ho posto – continua Roscia – i candidati di Forza Italia a Nocera dovranno essere tesserati. E non escludo di preparare una lista con le giovani leve nocerine, tra l’altro in maggioranza donne, e di candidare a sindaco il più giovane di essi: noi vogliamo far politica vera, non piazzare a tutti i costi un consigliere come una bandierina in un gioco di tattiche belliche».

 

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