Torquato corre a solo. Torquato corre a destra. Torquato corre a sinistra. Torquato non corre. In questi giorni le cronache politiche cittadine sono piene di “si dice”, di “forse” di “sembra che”. Noi non vi stiamo annoiando con questo tipo di gossip politico. Aspettiamo di darvi fatti concreti. Perché memori del detto che chi entra in conclave papa ne esce cardinale, preferiamo aspettare che il panorama delle candidature diventi sufficientemente chiaro da poter parlare di cose concrete. E non consigliamo il sindaco uscente su cosa possa o sia meglio fare. L’abbiamo fatto molto tempo addietro, quando le acque erano più chete. Ma sappiamo anche che molti preferiscono (oggi parliamo per proverbi) il “Non consigliatemi, so sbagliare da solo”.
E allora scusateci, cari lettori, se per il momento non inseguiamo le chiacchiere…

***

Continua lo spettacolo indecoroso del consorzio del mercato ortofrutticolo, dove le “fumate nere” si succedono senza soluzione di continuità permettendo a Vincenzo Paolillo di continuare a fare il bello e il cattivo tempo. Ora spunta l’invalidità del voto del Cogmo. Che però, a guardare nelle carte, se non può validamente stare in Cda ora non può farlo dal 2013, quando è scaduta l’associazione dei concessionari del consorzio ortofrutticolo (il Cogmo, appunto) senza essere rinnovata. E allora da un lato, come ipotizzato anche dal collega de “La Città”, tutti gli atti cui il Cogmo ha partecipato potrebbero essere stati assunti illegittimamente; dall’altro chi nelle settimane scorse ha invocato l’intervento della Magistratura nella vicenda della nomina dei commissari liquidatori così tanto e artificiosamente procastinata, perché non formalizza la sua richiesta?

Lascia un commento