Palese soddisfazione a Palazzo di città per gli esiti dell’incontro. Tantissimi i temi trattati, compresi quelli legati ai noti avvenimenti calcistici dello scorso 10 dicembre
Ha naturalmente toccato anche la vicenda occorsa alla Nocerina calcio lo scorso 10 dicembre l’incontro tra il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ed il Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, che si è tenuto stamattina a Palazzo di città.
La prima sosta della visita alla città di Nocera da parte del Prefetto è stata per il vescovo Giudice: insieme hanno parlato della situazione socioeconomica dell’Agro. Per la dottoressa Pantalone Nocera deve dimostrare di non essere quella che è apparsa a dicembre, ma una città con regole e capacità. «Facciamo conoscere Nocera per le bellezze, ricchezze e valori che ha – ha detto alla stampa il Prefetto – e non per quello che è venuto alla ribalta. Concordo con il vescovo sul fatto che Nocera ha tante positività, ed è ingiusto etichettare una comunità alla luce di un episodio».
A proposito di calcio, il sindaco ha dichiarato: «Non dimentico che, a parte la opinabilità delle scelte che sono state fatte da parte della commissione nazionale, o anche alcune decisioni a monte della Questura, non ci sono state mai parole negative e generalizzanti nei confronti della città e della comunità sportiva da parte dei soggetti istituzionali».
La visita a Nocera, ad ogni modo, è stata programmata a seguito di una richiesta da parte del primo cittadino, e per vari impegni era stata fino ad oggi rinviata. La finalità è stata l’ottenere un confronto sulle recenti criticità affrontate dall’Amministrazione comunale, ed in particolare la capacità da parte dell’Ente di aver evitato il pur paventato dissesto finanziario. Oltre a ciò l’avvio del varo della nuova pianificazione urbanistica, le scelte adottate in materia di concertazione e le imminenti opere di riqualificazione urbana. Alla fine, il primo cittadino è apparso piuttosto soddisfatto degli esiti, tanto da dichiarare «Un sindaco ha bisogno di sentire la vicinanza dell’autorità territoriale di governo».
Francesca Fasolino