Ogni anno i fuochi d’artificio che vengono esplosi il 31 dicembre sono causa di morti e feriti gravi, ma anche di decessi per paura di cani, gatti e altri nostri amici domestici

di Anna De Rosa

Con l’avvicinarsi del primo dell’anno torna il terrore dei proprietari di animali domestici: una paura che ha un nome: i petardi di Capodanno. Questi sono motivo di stress per i nostri amici a quattro zampe, quando non di morte per lo spavento: una vera tortura per loro, che a causa della soglia uditiva molto alta soffrono per questi forti rumori.

L’udito di un cane raggiunge circa 60mila hertz mentre quello del gatto fino a 70mila, mentre l’uomo si ferma a “soli” 20mila. Lo sparare botti si può considerare alla stregua del maltrattamento nei confronti dei nostri animali domestici.
Il frastuono prodotto da questi fuochi nei gatti, e soprattutto nei cani, crea uno stato di spavento che li induce a fuggire dalle proprie case o giardini, diventando così vittime del traffico o di ostacoli non visibili; quando non cercano di lanciarsi nel vuoto o di scavalcare le recinzioni.
Quello che chi ha un quattrozampe può fare è cercare di prevenire tutto ciò, cercando di tenerli lontani dalle finestre o balconi, di non lasciare porte e cancelli aperti e di evitare di trattenerli a sé, lasciandoli liberi di trovare un rifugio a loro consono senza andare a stanarli. Ma, ovviamente, la soluzione migliore sarebbe quella di buttar via i petardi e sostituirli, se volete, con giochi pirotecnici decisamente meno fragorosi e molto più innoqui: si salverebbero tante mani e tanti occhi, e i nostri amici a quattro zampe potrebbero festeggiare con noi in tutta tranquillità con un bell’osso o una bella dose di pesce.
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