L’evento, promosso dalla confraternita dell’Addolorata, è stato accolto con grande partecipazione. A fine funzione, un applaudito concerto degli “Amici di Sofia”, diretti dal maestro Piero Sellitto

di Rosa Soldani  

Una chiesa del Corpo di Cristo gremita di fedeli, oltre le più floride previsioni: così la cittadinanza paganese, ma non solo, ha accolto ieri sera le reliquie di san Giuseppe Moscati.

Un vortice di emozioni che ha travolto in particolar modo i membri della confraternita della Santissima Vergine Addolorata di Pagani, promotori dell’evento, dove le reliquie sono dapprima giunte accolte dai confratelli in abito talare e dalle consorelle in scapolare, consuete vesti dei membri dell’ordine secolare dei Servi di Maria.
Una cornice di devozione profonda e palpabile della quale si è detto commosso il celebrante padre gesuita Alessandro, che ha concesso la traslazione della reliquia del santo a Pagani. Le spoglie del medico beneventano salito agli altari sono state poi portate in processione da don Antonio Palumbo e don Luigi Tortora verso la chiesa del Corpo di Cristo per la messa, officiata anche dal parroco don Flaviano Calenda.
Al termine della celebrazione il priore Matteo Baselice non ha mancato di ringraziare i presenti e quanti hanno consentito di realizzare un sogno custodito da tempo dalla confraternita, che da tempo perpetua la devozione al santo. La serata è stata ulteriormente impreziosita dal concerto finale di musica sacra diretto dal maestro Pietro Sellitto, nel quale coro, orchestra e solisti, prima fra tutte il soprano Sofia Trapani, fautrice dell’evento, hanno omaggiato gli ospiti con molteplici versioni dell’Ave Maria, da Shubert a Caccini, da Gounod a Gomez, regalando ulteriori momenti di viva e profonda spiritualità, in una suggestiva comunione di fede e musica.

Le foto del servizio sono di Rino Sellitti

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