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Un elenco di emergenze ambientali, lavori pubblici ed altre questioni, consegnato dal disciolto gruppo consiliare al commissario prefettizio, evidenzia diverse problematiche. Tra gli argomenti anche villa Calvanese

di Virginia Vicidomini

Un documento composto da tre parti: emergenze ambientali, lavori, pubblici e varie. Questo è stato l’elenco consegnato lo scorso maggio al commissario prefettizio di Castel San Giorgio, Roberto Amantea, dal disciolto gruppo consiliare “Forti perché Liberi”, composto da Franco Longanella, Michele Salvati, Paola Lanzara, Gilda Tranzillo e Giovanni De Caro.

Si tratta di una summa degli argomenti trattati dall’amministrazione 2010-2015, non ancora completamente risolti. Ma soprattutto, come chiarito da Franco Longanella, un’indicazione di quanto c’era e c’è ancora da fare, ponendo in evidenza le questioni più urgenti ma anche importanti iniziative che non comporterebbero oneri per il Comune. Tra queste l’ampliamento del cimitero comunale (dando seguito al bando già approvato dalla Prefettura), il rinnovo della pubblica illuminazione con l’installazione di pali con lampade a LED, un project-financing in via Europa con la realizzazione di un parcheggio e una zona verde attrezzata, per cui si renderebbe necessaria una variante urbanistica semplificata del piano regolatore generale.
Scorrendo la lista è evidente l’attenzione rivolta in primis al problema dell’inquinamento. «Dopo il mio insediamento – ha chiarito Longanella – il 31 luglio si è verificata un’esondazione della Solofrana. Ho dovuto dichiarare incoltivabili 100 ettari di terreno». Numero che, in seguito a controlli effettuati con l’università di Napoli, è stato poi ridotto a 30. Ma l’ex sindaco sottolinea la necessità d’ulteriori indagini per verificare le condizioni attuali.
Una forte attenzione è anche rivolta alla cultura, in particolare alle scuole, tra cui la ristrutturazione delle scuole medie di Lanzara finanziata dal piano Sbloccascuole, la richiesta di riprendere il corso di educazione alla legalità. Diverse opere elencate sono state già finanziate e per alcune il Comune sta già pagando le rate dei mutui.
Tra i punti anche il teatro comunale ed il completamento dei lavori per villa Calvanese, su cui sono stati puntati i riflettori proprio in questi giorni. Si è discusso infatti sul futuro della struttura lo scorso 15 ottobre in un convegno organizzato dall’associazione “Amici di Villa Calvanese”. Come sottolineato dal dottor Antonio Fasolino, dalla manifestazione è emersa la volontà di comunicare al commissario che la villa resti pubblica e che venga ridiscussa la convenzione, la necessità di risolvere il problema della mancanza delle norme di sicurezza antincendio e la richiesta di bloccare il bando attraverso cui si affiderebbe la struttura a privati.
L’ultimo atto politico del gruppo consiliare potrebbe, nel segno della collaborazione, fungere da guida non solo per il commissario ma anche per la futura amministrazione che, a prescindere dal colore politico, intenda restituire alla città un nuovo volto ed un nuovo corso.

 

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