Nel post-gara il tecnico rossonero attribuisce ai cambi di modulo la scarsa proposizione di gioco: «Ai giocatori manca qualche certezza, ma questa vittoria darà loro tanto morale»

di Domenico Pessolano

E’ stata una stoccata perfetta a una manciata di minuti dalla fine di Simone Milani a sugellare la prima vittoria casalinga della Nocerina in campionato, arrivata contro i Pugliesi del San Severo. Prestazione non brillante quella dei rossoneri che, però, come a Picerno, hanno sfoderato grande carattere nelle ultime battute della gara.

Non è sfuggito questo particolare al tecnico della Nocerina Vincenzo Maiuri, allo stesso tempo poco soddisfatto del gioco espresso dalla sua squadra: «Conquistare i tre punti oggi era fondamentale, ma la prestazione non è stata di certo delle migliori. Nel corso della gara abbiamo accusato problematiche soprattutto nella fase offensiva, quasi del tutto annullata dal San Severo, avversario tosto e mai arrendevole». Secondo l’allenatore milanese, le difficoltà paventate nella manovra di gioco da ormai fin dall’inizio del campionato sono figlie dei continui cambi di modulo che si stanno sperimentando: «L’assetto tattico giusto è il 4-2-3-1, ma studiare soluzioni tattiche differenti è molto importante per migliorare ancor di più le nostre qualità. Ciò, come sta accadendo, può togliere qualche certezza ai giocatori, che però possono comunque caricarsi al meglio dopo questa vittoria».
Non può farlo di certo il trainer del San Severo Massimiliano Olivieri, che è rimasto comunque fiero della prestazione dei suoi ragazzi: «Abbiamo gestito molto bene ogni frangente di partita, ma purtroppo abbiamo capitolato a causa di una nostra distrazione difensiva che la Nocerina, da grande squadra qual è, non ha perdonato. A parte questo episodio, però, credo che meritassimo almeno un pareggio, anche perché nel secondo tempo abbiamo provato a proporci di più nell’area avversaria». La sconfitta patita quest’oggi non getta affatto nello sconforto il tecnico degli ospiti, che non perde di vista gli obiettivi stagionali: «La nostra priorità è e sarà la salvezza tranquilla. Dobbiamo stare con i piedi ben piantati a terra e lavorare con serietà di giorno in giorno».

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