Hai un buon progetto ma non possiedi il denaro per finanziarlo? Non demordere, puoi chiedere il supporto economico della Rete e reperire i fondi che ti occorrono!

di Francesca Melody Tebano

Negli ultimi anni sta spopolando anche in Italia il fenomeno del crowdfunding,“il finanziamento dalla folla”. Si tratta, in sostanza, della possibilità di raccogliere fondi grazie all’aiuto dei sostenitori su internet.

Da un’idea più strampalata all’organizzazione di un matrimonio, da un viaggio a un disco musicale, qualsiasi tipo di attività si può provare a realizzare, presentando il progetto attraverso video, immagini, testi, e prototipi.
Tutto ciò è possibile grazie alla nascita delle piattaforme di crowdfunding, ovvero luoghi virtuali, dove il progettista e il sostenitore possono incontrarsi e unire le proprie forze per realizzare grandi cose. Le più famose sono le americane Kickstarter e Indiegogo, mentre le più conosciute italiane sono Eppela e Produzioni dal Basso. Ma come funzionano? In primis, questi siti decidono se un progetto può essere pubblicato oppure respinto. Una volta concessa la pubblicazione, comincia a raccogliere le donazioni degli utenti, detraendo una piccola percentuale per il servizio.
È necessario, però, che l’ideatore stabilisca una soglia minima in denaro da raggiungere, che serve per attuare il proprio progetto. Infine, esistono diversi modelli di piattaforme, in base alle tipologie di donazioni: Reward-based: è il modello più comune.
Consiste nel finanziare il progetto in cambio di una ricompensa che può essere di genere diverso e che cambia in base alla somma donata. Non sono ricompense in denaro, me premi di varia natura, ad esempio uno sconto sull’acquisto del prodotto, che verrà creato. Donation-based: si tratta, invece, una vera e propria donazione. il donatore sostiene economicamente una causa o un’iniziativa no-profit, senza avere nulla in cambio. Lending-based: In pratica non è altro che un prestito tra privati a tasso agevolato. Chi si rivolge alla piattaforma di crowdfunding richiede un prestito per realizzare un progetto, che può essere personale, oppure di natura imprenditoriale. Equity-based: In questo ultimo modello il finanziatore riceve in cambio delle quote partecipative del progetto, ottenendo di conseguenza eventuali dividendi. È molto utilizzato dalle startup che così possono ottenere il capitale necessario, ricompensando l’investitore con azioni o quote della società. L’Italia è uno dei primi Paesi ad aver regolamentato questa tipologia di crowdfunding.

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