Tre giorni fa la delibera della Giunta Torquato, che ha concretizzato un desiderio espresso fin dal 2005 dal Consiglio d’Istitito di rendere omaggio al suo “Preside innovatore”

Sarà intitolata al preside Massimo Li Pira la scuola media “Genovesi – Alpi”. Viene così concretizzata, nella seduta del 9 agosto, dalla Giunta comunale presieduta dal sindaco Manlio Torquato, la delibera del Consiglio di istituto risalente addirittura al 30 giugno del 2005, quando all’unanimità l’organo di governo della scuola cittadina espresse il voto di cambio denominazione motivandolo, tra l’altro, con la seguente considerazione: “Con competenza professionale ha cercato di svolgere il suo ruolo di Dirigente Scolastico ponendo a disposizione di utenti ed operatori una scuola che si sapesse innovare, che sapesse leggere i bisogni del territorio, che cercasse soluzioni ai problemi, che ponesse al centro della sua attività il successo formativo dei giovani“.

Li Pira, classe 1942, deceduto a Nocera Inferiore a seguito di malattia il 14 gennaio 2005, si può definire senza ombra di dubbio un precursore della scuola moderna, solo recentemente concepita come lui l’aveva già vista in prospettiva, ovvero come istituzione aperta al territorio, dove sperimentare sinergie e nuove frontiere formative e relazionali.
Il preside, nato a Milano, si trasferì in queste zone per seguire l’amore della sua vita, Anna Maria Ieraci Bio, stimatissima docente figlia dell’indimenticato professor Nicola, a sua volta docente di latino e greco nel liceo classico “Giambattista Vico” di Nocera Inferiore, ed esponente di spicco del mondo Rotariano nocerino.
Dopo aver insegnato nel Cilento divenne preside prima di altre scuole, poi della “Genovesi” di Nocera Inferiore, che dopo un periodo di esistenza in un edificio per civili abitazioni vide nascere una sua sede che il professor Li Pira inaugurò all’inizio degli anni ’90 alla presenza dell’allora ministro della Pubblica Istruzione Gerardo Bianco (vedi foto). Lì restò fino al suo decesso. Da scuola di periferia la trasformò in meta ambita per le famiglie nocerine grazie all’istituzione di laboratori di arte e di teatro e al potenziamento delle attività sportive, istituendo un suo concetto di tempo pieno che poi è stato riconosciuto ed adottato a livello nazionale.

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