Spunta, a dispetto delle dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale, una delibera con cui si istituisce una nuova discarica, forse a Giugliano. E gli Stir faranno compostaggio

Luci ed ombre nelle decisioni di Vincenzo De Luca sul trattamento dei rifiuti campani. Le mette in evidenza in un comunicato stampa Tonino Scala (nella foto), coordinatore regionale di Sinistra e Libertà.

Sono duri i tratti con cui l’intervento di Scala esordisce: «De Luca esce allo scoperto o, meglio, escono allo scoperto le sue balle sui rifiuti. Il mese di agosto, si sa, è quello dei cosiddetti “provvedimenti scomodi”», scrive. «La regione Campania poi è maestra in questo sport, e così il suo presidente che, dopo gli annunci roboanti e le promesse di mettere finalmente in soffitta la vicenda delle ecoballe, approva in giunta due delibere, la 418 e la 419. Provvedimenti che aggiornano sia lo smaltimento rifiuti in Campania che l’annosa questione dello smaltimento delle Eco(?)balle di Taverna del re a Giugliano. E grazie ai quali, dopo le conferenze stampa con presidente del Consiglio in campagna elettorale di tutt’altro tenore, spunta fuori la verità. In queste delibere appare di nuovo la parola “discarica”». Struttura che, secondo il governatore, ancrebbe realizzata entro il 2019 edovrebbe contenere soltanto rifiuti inerti. Ma «Non inerti qualunque – continua il coordinatore di Si – bensì le ceneri prodotte dalla combustione nei cementifici campani dei rifiuti non differenziabili presenti nelle balle in questione. Il sito individuato per la discarica da 1300 metri cubi in questione, dovrebbe essere nella zona di Giugliano o di Marano/ Chiaiano. Comunque nelle vicinanze del sito di Taverna del Re».
Quindi, a detta di Tonino Scala, «De Luca aveva annunciato, con il clamore con cui accompagna ogni suo passo, di aver affrontato e risolto dopo anni di lassismo la vicenda delle ecoballe che stazionano a Giugliano da tempo immemorabile ormai. A distanza di mesi, a campagna elettorale per le comunali terminata, la verità: De Luca a Giugliano vuole costruire una discarica. Come se quel territorio non avesse già subito abbastanza. Come se i giuglianesi non avessero già dato non solo in termini di impianti e di impatto ambientale ma di emergenza sanitaria data l’ altissima incidenza di tumori in quell’area».
Scala ammette che una discarica, anche nei territori più virtuosi nel riciclo dei rifiuti, sia necessaria per i materiali non riciclabili. «Ma ci sono inerti e inerti, quelli che prevede il governatore sono fanghi e ceneri, dunque rifiuti speciali».
Le luci invece provengono dalla decisione di riciclare 10 Stir campani trasformandoli in impianti di compostaggio, con un investimento di 45 milioni di euro. Ma anche qui Scala evidenzia: «Su questo però vorremmo sapere di quali impianti parla De Luca? Aerobici, anaerobici, misti? Perché sia chiaro, non tutto il compost prodotto dalle differenti tipologie di impianti è uguale. Il nostro territorio ha bisogno di un compost da utilizzare come fertilizzante in agricoltura e quindi, se il compostaggio fosse totalmente anaerobico, questo uso non sarebbe possibile e avremmo un ulteriore problema di smaltimento di compostato».

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