Gli attivisti del movimento definiscono l’elezione del professionista un “Patto per i furbetti del Palazzo”, e invitano a guardare altre urgenze dell’Agro, soprattutto in campo ambientale

«Patto per l’Agro o Patto per “i furbetti del Palazzo”?». Titola così un comunicato dei 5Stelle nocerini, che definiscono l’Ente “il solito “carrozzone elitario” utilizzato per occupare poltrone e gestire potere fine a se stesso”.

I grillini richiamano esempi del passato, e ricordano che “ai tempi del governo Cirielli alla Provincia, il segretario Pd Landolfi lanciava invettive : “con il metodo del principe, si occupava del potere senza prospettiva per i territori”, ora che al governo ci sono “gli amici” riscrivono loro stessi la medesima storia». Il comunicato, che non è affatto tenero con l’avvocato Paolo De Maio, nominato presidente del Patto, ipotizza si tratti una manovra che dovrebbe servire a portare consensi al primo cittadino in vista delle elezioni del 2017, e si spinge ad affermare che “pur di giustificarne l’esistenza, ci saranno soldi che arriveranno, ma che potrebbero essere destinati ad opere inutili per la collettività e diventare un mero sperpero di denaro, proprio come sa fare il buon capo politico regionale”.
Secondo i 5Stelle invece “L’Agro Sarnese Nocerino intero ha necessità davvero impellenti: ad esempio le bonifiche (fiume Sarno e suoi affluenti, così come l’amianto) e le fognature (completamento ed adeguamento rete fognaria e completamento collettori dei comuni manchevoli)”, ma anche di “una riqualificazione urbana sostenibile, di conversione energetica di edifici ed impianti, di una mobilità fruibile che riduca seriamente l’uso delle auto, di organizzare la questione dei rifiuti, che da solo, nessun comune sembra riuscire a gestire in maniera seria ed efficiente”.

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